Ast, a Confindustria il via a procedure mobilità, proteste degli operai. Sindacati pronti a causa legale

Questa mattina nella sede di Confindustria di Terni, in zona Fiori, si sono riuniti i segretari territoriali di categoria e il management dell’azienda per dare formalmente il via, in base a quanto prevedono le procedure di legge, alla mobilità per 537 dipendenti dell’Ast decisa da Thyssenkrupp dopo il fallimento delle trattative con Governo e sindacati. Per l’occasione un centinaio di operai si sono fatti trovare sotto la sede ed hanno dato vita ad una protesta. I lavoratori manifestanti hanno indirizzato cori e fischi in direzione degli uffici.

Intanto in fabbrica continuano gli scioperi articolati di 24 ore per ogni reparto programmati dalle rsu, con il presidio permanente fuori dai cancelli.

Aggiornamento ore 19: Se azienda e sindacati non arriveranno ad un accordo entro i 75 giorni stabiliti dalla legge, i lavoratori dell’Ast di Terni attiveranno tutte le azioni legali possibili, individuali e collettive, contro i licenziamenti. Lo hanno sostenuto oggi i segretari provinciali dei metalmeccanici nel corso dell’incontro nella sede locale di Confindustria.

Alla presenza del dirigente del personale dell’acciaieria Arturo Ferrucci, i rappresentanti dei lavoratori hanno evidenziato una serie di elementi a loro parere negativi rispetto all’applicazione della mobilità, già discussi anche con i propri uffici legali, aggiungendo che, qualora non ci dovesse essere un’intesa con Ast, si procederà per le vie giudiziali. La normativa prevede 45 giorni di confronto tra le parti in Confindustria, più eventuali altri 30 al ministero del Lavoro. Verrà quindi ora calendarizzata una serie di nuove riunioni.

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