Ast, appalti in cambio di favori, sospesi dal lavoro 10 dirigenti indagati, uno ha lasciato azienda

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AST TERNIL’Ast ha sospeso dal lavoro 10 degli 11 dipendenti, tra dirigenti e funzionari, indagati dalla procura di Terni nell’ambito di un’inchiesta in cui sono accusati di aver preteso favori personali da un imprenditore in cambio di un appalto. Uno non è invece stato sospeso poiché aveva già lasciato l’azienda. Tra gli indagati c’è anche il capo del personale, Arturo Ferrucci. Sui provvedimenti l’Ast mantiene il riserbo.

Si tratta quindi di un terremoto che arriva nel bel mezzo dell’infuocata discussione tra rsu e vertici aziendali in merito alla riorganizzazione delle attività produttive e che riguarda da vicino anche l’aspetto della sicurezza sul lavoro. Riorganizzazione necessaria dopo l’accordo del 3 dicembre scorso sul piano industriale e l’uscita dal lavoro incentivata di oltre 300 lavoratori.

L’indagine era partita dopo la denuncia di Cristian Spina, titolare della ditta Misp Automation specializzata nella manutenzione delle caldaie dell’acciaieria, che aveva segnalato gravi problemi di sicurezza degli impianti e sarebbe stato oggetto di pressioni e vessazioni per mantenere l’appalto.

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