Ast, dirigenti Tk: ”Soddisfazione per l’accordo, volontà di rivitalizzare Terni”

“Il management di Ast vede con soddisfazione l’accordo su ulteriori colloqui costruttivi”: in una nota Thyssenkrupp commenta così l’intesa raggiunta con Governo, istituzioni locali e sindacati in merito alla vertenza dell’acciaieria di Terni. Secondo la multinazionale “tutti i partecipanti hanno dichiarato la propria volontà di rivitalizzare Ast come competitor efficiente sul mercato europeo dell’inox”. C’è però soltanto un mese per farlo, altrimenti la multinazionale tedesca procederà al licenziamento di circa 580 lavoratori.

Spiega l’azienda: “Sono state aperte ulteriori trattative fra tutte le parti interessate”. L’accordo, secondo i vertici dell’Ast, stabilisce che la base di tutte le successive trattative sarà il piano industriale dell’acciaieria e il suo obiettivo di riduzione dei costi da 100 milioni di euro.

Resta però la spada di Damocle dei licenziamenti: se la trattativa non condurrà ad una comune attuazione delle misure “Ast avvierà il 5 ottobre 2014 una nuova procedura di mobilità, atteso che quella attivata il primo agosto, e già sospesa, è stata ritirata”.

Materials Services, la divisione della ThyssenKrupp alla quale appartiene l’Ast, ricordando che negli ultimi anni la società ha subito perdite nette per diverse centinaia di euro, è convinta che “la ristrutturazione della società sia essenziale per garantire ad Ast un futuro a lungo termine. Ast – conclude la nota – è consapevole delle implicazioni per i dipendenti e per l’indotto. Pertanto sin da allora gli obiettivi costruttivi sono stati il target da raggiungere, in quanto una società vitale e competitiva rappresenta la migliore prospettiva per tutti gli operatori coinvolti”.

Stampa