Proseguono le dichiarazioni e le prese di posizione di sindacalisti e politici sulla difficile situazione che riguarda le acciaierie di Terni: dopo il fallimento della trattativa avvenuta ieri notte, questa mattina Thyssenkrupp ha infatti avviato le procedure di mobilità per 537 lavoratori ed ha annunciato decurtazioni dei salari. Un fiume di parole. La maggior parte degli interventi è critico nei confronti del Governo, sostanzialmente accusato di incapacità (attualmente è quantomai difficile smentire simili posizioni). E’ un fatto che l’Esecutivo non abbia proposto nulla di concreto, eccezion fatta per delle misure volte a contenere i costi energetici per Ast. Decisamente troppo poco di fronte alla determinatezza dell’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli.
LA SINTESI DEGLI INTERVENTI Camusso, leader della Cgil, è dura nei confronti dell’azienda ma non risparmia critiche nei confronti del Governo accusato di essersi limitato a guardare, Tajani, europarlamentare di Forza Italia, chiede a Renzi di intervenire sulla Merkel, Taddei, responsabile Economia del Pd, sostiene che il Pd ed il Governo vogliano puntare sulla ripresa di Ast, Rossi, senatore del Pd, oltre all’intervento del Governo auspica quello dell’Ue, Gotor, senatore del Pd, sprona l’Esecutivo a proseguire la trattativa, la segreteria nazionale di Sel crede che il Governo possa proporre i contratti di solidarietà in alternativa ai licenziamenti, Leonelli, segretario di Pd Umbria, plaude il Governo auspicando che ora ritrovi la via del dialogo, Nevi, consigliere regionale di Forza Italia, chiede che le istituzioni umbre facciano appello a Renzi, Galgano, deputata di Scelta Civica, ritiene fondamentale l’intervento dell’Unione Europea, i vescovi dell’Umbria formulano un accorato appello per la ripresa del dialogo.
