Ast, Ilserv a rischio chiusura, lavoratori incendiano cassonetti e bloccano traffico

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viale Brin cassonetti bruciati 2Esplode la rabbia dei lavoratori delle ditte esterne dell’Ast, in particolare quelli dell’Ilserv i cui posti di lavoro sono fortemente a rischio. Oggi pomeriggio alcuni operai hanno spostato sulla carreggiata dei cassonetti dell’immondizia incendiandone alcuni. Traffico bloccato, una lunga coda di auto in fila. Sul posto vigili del fuoco, municipale e polizia.

viale Brin cassonetti bruciatiLa protesta dei lavoratori segue alla decisione del taglio del 20% degli importi degli appalti che l’azienda ha stabilito unilateralmente nei confronti delle ditte esterne. Decurtazione che potrebbe portare Ilserv stessa a dover rinunciare a lavorare all’interno delle acciaierie rischiando così di dover chiudere e dismettere la propria attività. Sulla questione è stata quindi subito convocata una riunione in prefettura.

Ilserv occupa oltre 300 dipendenti, svolge funzioni essenziali all’interno degli stabilimenti di viale Brin (gestisce tra l’altro i mezzi di trasporto del rottame) e non sarebbe disposta ad accettare il taglio del 20% del proprio appalto. Se dovesse essere messa alla porta, i lavoratori si ritroverebbero senza occupazione e l’intera Ast ne risentirebbe gravemente.

operai in stradaAggiornamento ore 19,10: La situazione resta tesa, il traffico nei pressi dello stabilimento rimane bloccato e la mobilitazione – in continuo mutamento – si è spostata di diverse centinaia di metri, fino a lambire le vie del centro della città, con forti ripercussioni sulla viabilità. Sulla questione del taglio del 20% dell’importo del contratto che lega Ilserv ad Ast è ancora in corso un confronto tra le due società interessate, anche con la mediazione del prefetto di Terni Gianfelice Bellesini, che nel pomeriggio ha convocato i sindacati. Entro le 22 dovrà essere trovata una soluzione, altrimenti i lavoratori dell’Ilserv rischiano di non poter rientrare in fabbrica, con contraccolpi su tutta l’attività dell’acciaieria.

Aggiornamento ore 21: Da circa un’ora è tornata alla normalità la situazione nei pressi delle portinerie delle acciaierie di Terni, il traffico è quindi ripreso normalmente. Gli operai sono tornati al consueto presidio mentre è ancora in corso la trattativa sulla situazione dell’Ilserv.

Aggiornamento ore 22,30: L’Ast ha proposto all’Ilserv altre due settimane per vagliare la situazione. Situazione ritenuta però inaccettabile dalle organizzazioni dei lavoratori che parlano di “lenta agonia”. Da questa sera alle ore 22, fino alle 6 di sabato, è stato allora proclamato un nuovo sciopero per tutto il gruppo Ast in segno di solidarietà con i lavori dell’Ilserv , ditta esterna impegnata nel recupero di rifiuti industriali delle acciaierie. Dopo la proclamazione dello sciopero i lavori sono tornati a radunarsi davanti ai cancelli dell’Ast.

viale Brin operaiAggiornamento ore 23,30: Torna alta la tensione. Davanti agli ingressi dell’Ast sono presenti molti operai e, come oggi pomeriggio, alcuni cassonetti sono stati incendiati per protesta. Il traffico lungo viale Brin è bloccato. La situazione viene comunque tenuta sotto controllo dalle forze di polizia.

Aggiornamento ore 00,45: La situazione è ormai incandescente. Diverse centinaia di operai ha dato vita ad un nuovo corteo notturno. A differenza di quelli dello scorso fine settimana, svolti nel centro della città, stavolta si sono diretti verso Borgo Bovio, con un obbiettivo ben preciso: l’abitazione di un dirigente Ast. Sono comunque presenti le forze dell’ordine. La pioggia ha poi causato la fine di questa manifestazione spontanea.

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  • Sol

    Prevedo casini..auspico che tutto fili liscio.ho visto dei commenti su fb che incitano alla violenza e sinceramente ho un brutto presentimento per venerdì..

  • memme@gmail.com

    CI MANCA SOLO CHE FACCIANO DEI DANNI A COSE O PERSONE VENERDI’…. COSI’ DOPPIA BEFFA PER TERNI!!!

  • LEONIDA

    Concittadini abbiamo vissuto in un limbo dove i nostri padri e nonni per non vederci soffrire come hanno sofferto loro per i diritti, in buona fede ci hanno inculcato che tutto ci era dovuto ma ora ci accorgiamo che la vita non fa sconti e nulla e’ piu’ gratis o sicuro.
    Basta parlare di politici, sindacati,,ternana,,aperitivo al centro, play station. tablet e altre cose che lasciano il tempo che trovano.
    Volgiamo lo sguardo ai nostri padri in eta’ avanzata e ormai stanchi, rimembriamo le gasta dei nostri nonni che combatterono guerre e patirono fame freddo e miseria. Stiamo lasciando che i nostri figli siano costretti ad emigrare come un popolo zingaro. Un italiano non puo’ lasciare che tutto finisca cosi’. Permettiamo ai nostri figli e alle generazioni future che possano vivere sulla propria terra come i nostri padri hanno permesso a tutti noi.
    NESSUNO PRENDERA’ SULLE SUE SPELLE I NOSTRI DOVERI, E’ COME LA MORTE ; NESSUN POLITICO,SINDACALISTA,CLERICO, MINISTRO,POTENTE DI TURNO O CHI VOLETE VOI PU’ MORIRE AL POSTO TUO. UN GIORNO SARAI TU E SOLO TU AD AFFRONTERE LA TUA.

    • Giorgio Pardi

      Ma drogarsi come tutti no eh?

  • silvepaolo

    qualcosa di eclatante va pur fatto a questo punto,non c’è piu nulla da perdere ormai!!

  • LEONIDA

    Sciopero della fame di 500 600 700 persone. Una cosa mai vista sulla faccia della terra. Va a tilt tutto il sistema sanitario regionele e poi a cascata quello
    nazionale. Tutti dovranno essere monitorati e controllati sempre piu’ frequentemente. Il tutto avra’ un costo spaventoso e comportera’ la mobilita di centinaia e cantinaia di personale medico. Decine di ambulanze dovranno essere messe a disposizione h 24. Il mondo intero conoscera’ la situazione di Terni.

    • Sol

      L’importante è’ che non accadano scontri e danni a persone o cose..mi auguro questo.che tutto si svolga civilmente.

      • ernesto poli

        non si capisce perchè i giornalisti hanno paura a fare i nomi ( che ifalsa pocrisia , sicuramente si trincerano dietro la privacy!! )
        il dirigente è Ferrucci Arturo, 65 anni, in pensione da 4 ( credo anche lui con l’amianto, che sicuramente non saprà neanche come è fatto…..)
        che nessun commerciante ternano gli venda più neanche un pezzo di pane,
        non merita di vivere in questa città
        che debba svendere la casa, perchè nessuno la vorrà acquistare,
        mi raccomando compatti

  • mimmo

    tanto per fare chiarezza , il dirigente in questione e’ ARTURO FERRUCCI , capo del personale di ast. cosi’ tanto per essere chiari

  • mimmo

    tutto si trova in rete , nessun segreto
    elenchitelefonici.it

    ARTURO FERRUCCI
    a Terni 179, Strada della Civitella

    INDIRIZZO:

    179, STRADA DELLA CIVITELLA
    CAP: 05100
    CITTÀ: TERNI (TR)
    TELEFONO:

    0744470504

  • LEONIDA

    Questo signor Ferrucci e’ una pedina manovrata dall’alto, io non lo conosco ma in genere il capo del personale non e’ mai il burattinaio.
    Ha carta bianca nel segnalare i curriculum ma non di smantellare un’azienda di questa portata.
    Non facciamo l’errore di dare la caccia alle streghe.
    Poi incrociandolo gli si puo’ anche sputare in faccia ma continuo a dirvi che e’ finita una era .bisognera’ lottare giorno per giorno per i propri diritti e per portare il pane a casa.Ve lo dice uno che vive di stipendio pubblico ma che ha ormai compreso che non si salvera’ piu’ nessuno dallo tsunami.
    FORZA UOMINI SIATE DEGNI DI ESSERE CHIAMATI TALI. E RICORDATE CHE I NOSTRI FIGLI POTRANNO DIVENTARE ANCHE LORO UOMINI SOLO GRAZIE ALL’ESEMPIO DEI PADRI.

  • LEONIDA

    UNA COSA IMPORTANTISSIMA
    Internet e’ il sistema con cui viene controllato,manipolato e scoperto in anticipo il pensiero dei popoli quindi siate intelligenti non minacciate nessuno e non date indirizzi di altri perché la polizia postale e la digos tramite un server di controllo vede tutto quello che le genti si scambiano mediante il web. Dovesse accadere qualcosa a qualcuno sopra citato loro chederanno spiegazioni e terranno in stato di fermo chi ha messo in rete tali dati sensibili.
    SIATE GUERRIERI INTELLIGENTI NON SOLDATI CARNE DA MACELLO

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