Ast, iniziativa benefica di Razzi: magliette in vendita, ricavato a operai di Terni

Nelle ultime settimane gli operai dell’Ast in lotta contro il piano industriale di Thyssenkrupp hanno ricevuto decine di attestati di solidarietà da parte di politici, sportivi, personaggi televisivi. Il più singolare e inaspettato è però giunto venerdì scorso dai microfoni de La Zanzara di Radio 24. E’ quello del senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, che non solo ha espresso vicinanza e comprensione ma, in collaborazione con la trasmissione radiofonica condotta da Giuseppe Cruciani, ha anche dato vita ad una iniziativa benefica volta ad una raccolta fondi per gli operai delle acciaierie di Terni.

Come noto, Razzi è un politico salito alla ribalta nella scorsa legislatura per essere passato dall’Italia dei Valori al Pdl (passato quindi dall’opposizione alla maggioranza che appoggiava il Governo Berlusconi) e per essere stato ripreso di nascosto mentre spiegava che il passaggio con i berlusconiani era volto soltanto ad evitare che il Governo cadesse e la legislatura si concludesse prima che lui avesse maturato il vitalizio. E’ poi stato reso celebre dall’imitazione di Maurizio Crozza ed è oggi uno dei senatori più conosciuti dagli italiani.

Venerdì scorso a La Zanzara, insieme a Cruciani, ha messo in vendita 100 magliette in cui è stampata la famosa foto del matrimonio dello stesso Razzi. Una foto diffusa lo scorso aprile dal Corriere della Sera e divenuta immediatamente virale: condivisa da milioni di utenti di social network divertiti dall’incredibile capigliatura del senatore e dalle parodie di Crozza. Le 100 magliette sono in vendita ad offerta libera (minimo 30 euro). Il ricavato sarà quindi, almeno, di 3 mila euro. Per partecipare va inviata una mail all’indirizzo lazanzara@radio24.it, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, taglia ed offerta.

Razzi ha così spiegato la decisione di devolvere il ricavato agli operai delle acciaierie di Terni: “Io vengo dal mondo del lavoro e chi meglio di me può capire quello che stanno passando loro? E’ un aiuto che da ex operaio mi sembra doveroso dare agli operai di Terni. Io ho lavorato come loro in fabbrica a ciclo continuo, 24 ore su 24 perché loro nelle acciaierie devono lavorare così, non possono fermare i forni e capisco i loro problemi, di coloro che hanno famiglia, figli e nipoti e l’aiuto che posso dare lo do con tutto il cuore”.

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