Ast, lavoratori ditte esterne: ”Tornare al lavoro”. Domenica assemblea spontanea

Nei giorni scorsi gli appelli di Governo, istituzioni locali e Confindustria sono sempre caduti nel vuoto. Quello che arriva oggi ha però una valenza ben diversa e pare destinato a cambiare le carte in tavola: ora sono i lavoratori delle ditte esterne a chiedere agli operai dell’Ast di tornare al lavoro. E più che un appello, è un grido di dolore: a rischiare davvero grosso sono infatti loro, i dipendenti delle medie e piccole imprese dell’indotto. Alcune di queste aziende sono infatti in gravissima difficoltà poiché, con l’acciaieria ferma, da un mese sono a loro volta senza commesse.

A fronte di questa situazione, domani mattina, contemporaneamente alla riunione delle Rsu dell’Ast, anche i lavoratori delle ditte esterne si riuniranno in un’assemblea spontanea: è in programma alle ore 11 al parcheggio della portineria Serra della fabbrica. La riunione sarà aperta anche ai lavoratori diretti dello stabilimento che condividono la proposta.

Gli organizzatori sostengono che modificare la mobilitazione “non sarebbe una resa ma una vittoria nel segno della responsabilità che finora abbiamo dimostrato. Ci guarderemo in faccia, tra colleghi e con democrazia confronteremo le nostre idee”. Secondo gli stessi organizzatori, che riconoscono l’importante lavoro fatto in queste settimane dai sindacati, “è giusto rientrare al lavoro o rimodulare la protesta, magari anche con uno sciopero di due ore per ogni turno, perché nella trattativa sono stato fatti dei passi in avanti e non può essere rovinato tutto il lavoro fatto fin qui”.

L’assemblea delle Rsu di domani mattina, nel corso della quale sarà decisa la strada da seguire, si preannuncia particolarmente infuocata.

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