Ast, messa di Natale, Pucci: ”Ragionevolmente ottimista”. Paglia: ”Speranza più vicina”

L’amministratore delegato dell’Ast, Marco Pucci, è “ragionevolmente ottimista” sul futuro dell’acciaieria ternana. Ne ha parlato questa mattina ai lavoratori del gruppo, al termine della tradizionale celebrazione natalizia che si è svolta presso il Tubificio di Terni. La messa è stata officiata dall’arcivescovo e amministratore apostolico della diocesi di Terni, Narni e Amelia, Vincenzo Paglia, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Leopoldo Di Girolamo e del presidente della Provincia Feliciano Polli.

Pucci ha ricordato: “Dopo aver imparato il tedesco, ci apprestavamo a diventare finlandesi. Non so ancora quale lingua parleremo in futuro, ma in ogni caso la nostra ternanità ci permetterà di trovare la soluzione migliore. L’impegno serio, la coesione, la condivisione sono la migliore garanzia per il futuro, pur nei momenti che viviamo”.

“Io non mollerò mai” ha aggiunto ancora Pucci, dicendosi però “fortemente preoccupato” per gli esiti del processo d’Appello sul rogo di Torino che lo vede imputato insieme ad altri manager della Thyssen per la morte di sette operai. “Mi batterò comunque perché continui questo progetto e sono ottimista perché sono in una grande azienda. Il nostro acciaio inossidabile non invecchia mai”. Pucci ha infine annunciato che l’azienda, grazie all’impegno del Tubificio, “sta lavorando per far sì che la penna ritorni all’interno del calamaio” della fontana di piazza Tacito, il cui pennone in acciaio era stato rimosso dall’amministrazione comunale poiché logorato e ormai pericolante.

L’arcivescovo Paglia, ora presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, nella sua omelia ha affermato: “Questa resta la mia famiglia, mi sento ancora a casa e ho sempre iniziato volentieri qui le celebrazioni natalizie. Qui oggi c’è la consapevolezza che la situazione nelle acciaierie di Terni è migliore di tante altre e che per noi è più vicina la speranza. Vedo infatti convergere l’attenzione verso questo stabilimento, perché possa trainare la vostra città e dare qualche prospettiva in più. Qualche segno c’è. Dicendoci buon Natale – ha concluso – lasciamo nascere nel nostro cuore un po’ più di amore gratuito e di passione nel difendere i nostri stabilimenti” .

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