Ast, Renzi: ”Si sta aprendo spiraglio positivo. Problemi creati da Ue”

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Matteo-Renzi presidente ConsiglioIl premier Matteo Renzi esprime ottimismo per la vertenza Ast dopo l’incontro al Mise di oggi e punta il dito contro l’Unione europea. Parlando all’assemblea Anci a Milano, Renzi ha detto che per Terni “si sta aprendo positivamente uno spiraglio” aggiungendo che “non è l’unica crisi aziendale aperta”. Poi la stoccata: “Se siamo arrivati a questo punto a Terni è perché un paio di anni fa una procedura dell’Ue ha bloccato la procedura di vendita. E’ l’emblema di tante piccole grandi storie che riguardano l’Europa”.

Renzi utilizza quindi la vicenda dell’Ast per alimentare lo scontro con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker che va avanti da diversi giorni. Lo fa ricordando la disastrosa bocciatura dell’antitrust europeo all’acquisizione di Inoxum da parte di Outokumpu che aveva costretto Thyssenkrupp a riprendersi l’Ast. Se non fosse arrivata quella scellerata decisione dell’antitrust, oggi Ast sarebbe di proprietà della multinazionale finlandese che aveva in programma di puntare sull’asse Terni-Tornio (mentre avrebbe dismesso le acciaierie tedesche di Bochum e Krefeld).

Sembra passato un secolo dalle dichiarazioni del glaciale manager di Outokumpu, Mika Seitovirta, che per l’Ast prometteva aumenti dei livelli della produzione a caldo. Oggi, a dispetto dell’ottimismo dei rappresentanti del Governo, il comparto a caldo rischia invece di sparire in modo analogo con cui dieci anni fa è stato azzerata la produzione del magnetico.

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