Ast, sindacati: “Tk non ha mai smentito intenzione di vendere”

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Ast acciaierie Terni“ThyssenKrupp non ha mai smentito le sue intenzioni, la questione della vendita di Ast rimane aperta”: a lanciare l’allarme in merito ad una cessione futura dello stabilimento di Terni da parte della multinazionale tedesca sono i rappresentanti locali di Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione del settore metalmeccanico sul territorio.

In particolare Claudio Cipolla, Riccardo Marcelli, Nicola Pasini, Gioacchino Olimpieri e Daniele Francescangeli, segretari provinciali dei cinque sindacati, hanno ricordato che nel novembre 2014 ThyssenKrupp aveva reso nota la volontà di “ristrutturare, riorganizzare e cedere entro 36 mesi” l’acciaieria. “Se l’azienda non smentisce quel comunicato la questione della vendita rimane confermata, bisogna però capire come e quando avverrà, fattori non irrilevanti”.

Riorganizzazione interna del lavoro e contratto integrativo, oltre ad un diverso sistema di relazioni sindacali, sono, sempre a detta delle cinque sigle, i punti sui quali si dovrà lavorare nel corso dell’anno con l’azienda, che comunque ha recentemente confermato agli stessi sindacati la volontà di investire complessivamente 175 milioni di euro sul sito ternano con il raddoppio, da 2 a 4 milioni, delle risorse dedicata a ricerca e sviluppo. Preoccupazioni sono state espresse poi per la chiusura di Terninox di Monsano (Ancona) e per la situazione di Aspasiel e Titania.

Più in generale i rappresentanti dei lavoratori chiedono il rinnovo dei protocolli sui temi della sicurezza, dell’ambiente e degli appalti, attraverso “un protagonismo diverso di tutti i soggetti chiamati a ruoli di responsabilità in questo territorio”. “C’è stato un indebolimento complessivo del settore metalmeccanico, si è perso troppo tempo ma ora, anche grazie alle opportunità offerte da Industria 4.0, Area di crisi complessa e fondi europei, Terni può diventare una sorta di laboratorio del cambiamento, a patto che ci si confronti su questi temi con pragmatismo”.

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