Ast, Stati generali della città, Di Girolamo: ”Non tolleriamo giochi geopolitici sulla nostra pelle”

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L’Ast e centinaia di posti di lavoro sono in pericolo e il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ha convocato gli Stati generali della città per discutere delle iniziative da prendere in difesa dell’integrità del polo siderurgico ternano dopo l’annuncio delle intenzioni di Outokumpu. All’iniziativa di oggi pomeriggio hanno preso parte rappresentanti del mondo economico, sindacale e sociale cittadino, oltre ad alcuni consiglieri regionali e parlamentari umbri e al presidente della Provincia Feliciano Polli. Presente anche l’europarlamentare del Pd Roberto Gualtieri.

Di Girolamo, in apertura, ha dichiarato: “Pensiamo che da parte del Ceo di Outokumpu, Mika Seitovirta, ci siano elementi non detti e non chiari che non rispondono a vantaggi industriali dell’azienda ma a questioni di natura geopolitica. Per questo il peso principale sulla vicenda lo ha il Governo nazionale. Siamo consapevoli del quadro di crisi della produzione d’acciaio – ha aggiunto il sindaco nel suo intervento – ma al Governo italiano chiediamo sorveglianza oggi più di ieri. Deve mettere in campo la propria autorevolezza europea, che è indubbia, per far sì che la soluzione prospettata da Outokumpu non diventi realtà. Terni – afferma Di Girolamo – non ha problemi ambientali come Taranto, perché abbiamo saputo gestire tematiche ambientali, né ha problemi di competitività di altri impianti siderurgici. Terni ce la può fare da sola, vogliamo solo far bene nostro mestiere e non possiamo tollerare che sulla nostra pelle si facciano altri giochi”. Il sindaco ha poi annunciato per la prossima settimana la convocazione di un consiglio comunale aperto per programmare altre eventuali iniziative con le forze sindacali.

Per l’europarlamentare del Pd Roberto Gualtieri la vicenda dello smembramento dell’Ast di Terni da parte di Outokumpu “é paradossale ed emblematica dei problemi profondi della politica economica europea e italiana”. Secondo Gualtieri “la politica di concorrenza europea è tutta concepita in funzione del consumatore e non del produttore e isola il contesto europeo da quello mondiale. Si tratta di un impianto profondamente sbagliato, un modello che va riorientato. L’ultima proposta fatta da Outokumpu – ha aggiunto Gualtieri – non ha senso. La forza del sito ternano è il suo carattere integrato. Mi sembra che ora il Governo italiano percepisca questo primo paletto e che si sia impegnato, anche se un po’ tardivamente. Questo elemento deve essere un caposaldo nell’incontro di martedì con la dirigenza di Outokumpu, in questo bisognerà essere netti e intransigenti”. Gualtieri ha poi annunciato che la questione ternana verrà inserita in un’iniziativa più larga promossa dagli europarlamentari – “che si stanno impegnando nei limiti delle loro competenze per essere ascoltati” – sul futuro della siderurgia europea.

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