Ast, lavoratori manifestano a Roma, scontri con la polizia: sindacalisti, operai e agenti feriti

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operai sotto ambasciataOggi era in programma l’incontro al Mise sul futuro delle acciaierie di Terni. Per l’importante occasione alcune centinaia di lavoratori dell’Ast sono partiti con 10 pullman (alcuni in auto e treno) e sono giunti a Roma dando vita ad un presidio sotto l’ambasciata tedesca. Una manifestazione portata avanti con cori come “la città dell’acciaio siamo noi” e contestazioni nei confronti della multinazionale tedesca Thyssenkrupp. Una delegazione di lavoratori è stata anche ricevuta dall’ambasciata stessa. Qualche ora dopo si sono verificati duri scontri tra gli operai stessi e le forze dell’ordine: fatti che sono stati al centro dell’agenda politica e di cui hanno parlato tutti i principali organi di informazione nazionali.

Sotto segue la cronaca dell’intensa giornata:

Aggiornamento ore 12,30: Un portavoce dell’ambasciatore tedesco ha ricevuto cinque operai. Stefano Garzuglia, coordinatore Fiom dell’Ast, al termine del ricevimento ha detto: “E’ stato un incontro molto formale, noi abbiamo chiesto l’interesse dell’ambasciata per trovare le condizioni per una trattativa che rispetti in parte le nostre richieste su investimenti, volumi produttivi e un settore commerciale forte”. Garzuglia ha inoltre aggiunto che il portavoce si è impegnato a trasmettere la richiesta all’ambasciatore.

ferito Venturi FiomAggiornamento ore 13,15: SCONTRI Si sono verificati degli scontri tra gli operai e le forze di polizia che hanno effettuato delle cariche. Gianni Venturi della Fiom è rimasto ferito.

Aggiornamento ore 14: TRE FERITI, I RACCONTI Oltre a Venturi sono stati feriti anche tre lavoratori.

Il segretario della Fiom, Maurizio Landini, era presente al momento dei tafferugli ed ha raccontato: “Appena siamo partiti in corteo stiamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch’io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui”.

Era presente anche il segretario nazionale Fim-Cisl Marco Bentivogli, che afferma: “Stavamo facendo un corteo assolutamente pacifico verso il Mise che è stato interrotto da una carica immotivata da piazza Indipendenza. Non c’era e non c’è nessun problema di ordine pubblico, lo crea chi ha caricato”. Landini ha poi aggiunto: “Vogliamo chiedere un incontro al governo e alla polizia perché non si picchia così”.

Il corteo è poi arrivato sotto la sede del Mise con lo slogan: “Gli operai non si toccano”. Il segretario della Fiom Landini, guida i manifestanti ed ha detto: “Nel pomeriggio arriveranno altri manifestanti da ogni parte d’Italia”. La situazione è molto tesa, gli operai gridano agli agenti: “andate a lavorare” ed hanno anche lanciato contro di loro delle palline di gomma.

 Aggiornamento ore 14,25: DELEGAZIONE RICEVUTA AL MISE E’ appena salita allo Sviluppo economico una delegazione di sindacalisti nazionali e dell’Ast di Terni per un incontro con il ministro Federica Guidi a cui potrebbe partecipare anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Nella delegazione c’è anche il segretario generale Fiom, Maurizio Landini. La delegazione sindacale è composta da circa quindici persone tra segretari nazionali e territoriali di categoria. Intanto fuori dal ministero continua il presidio di circa 250 lavoratori dell’Ast.

Nel frattempo è arrivata la dura presa di posizione della segretaria della Cgil Susanna Camusso che chiede al governo di dare risposte e stigmatizza le cariche della polizia ai lavoratori dell’Ast: “Ci sono persone che rischiano il posto di lavoro che oggi sono state picchiate dalla polizia. Si parli di questo e non delle sciocchezze”.

Aggiornamento ore 14,40: QUESTURA DI ROMA Secondo la questura di Roma “non c’è stata una carica della polizia contro i manifestanti, ma solo un’azione di contenimento”. Sempre secondo la questura, i manifestanti avrebbero tentato di forzare il cordone della polizia a piazza Indipendenza e a quel punto sarebbe scattata l’azione di contenimento.Del tutto diversa la versione di lavoratori e sindacalisti che denunciano di essere stati picchiati senza alcuna ragione: sostengono di essere stati manganellati mentre sfilavano pacificamente in corteo verso la sede del ministero dello Sviluppo economico.

Aggiornamento ore 14,55: DELRIO  “Il Governo continua a essere impegnato nell’affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai”. E’ quanto ha commentato il sottosegretario Graziano Delrio che ha sentito poco fa al telefono Maurizio Landini, mentre è in corso l’incontro del ministro Guidi con la delegazione Ast.

Aggiornamento ore 15,20: CONDANNA DELLE CARICHE  Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, dichiara: “Noi abbiamo sempre il massimo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il loro dovere. Ma è davvero incomprensibile e grave quello che è accaduto oggi al corteo dei lavoratori della Ast di Terni. Caricare e picchiare i lavoratori e i dirigenti sindacali, a cui va la solidarietà e la vicinanza della Cisl, non è certamente un bel segnale per il clima generale del paese. Speriamo che il Governo faccia subito chiarezza su quanto è accaduto”.

Stefano Fassina al videoforum di Repubblica ha detto ha espresso “grandissima preoccupazione e solidarietà ai lavoratori della Ast per quello che è successo a Roma: stanno conducendo una battaglia durissima non solo per difendere il loro posto di lavoro ma un pezzo della manifattura italiana. In piazza c’erano dei lavoratori ed è gravissimo quello che è successo. Dobbiamo rispondere con la politica industriale non con la polizia”.

Il segretario del Prc, Paolo Ferrero, ha dichiarato: “”E’ di inaudita gravità la notizia della carica violenta della polizia agli operai di Terni e ai rappresentanti sindacali che erano con loro, colpiti perchè dopo un presidio sotto l’ambasciata tedesca volevano spostarsi al Mise. Il governo Renzi invece di intervenire per salvare le acciaierie, impedendo la distruzione di posti di lavoro e del futuro di un intero territorio, interviene manganellando lavoratori e sindacalisti. Il governo Renzi attacca i diritti dei lavoratori, le libertà sindacali e il diritto a manifestare, come mai era avvenuto nella storia recente. E’ un episodio degno dei tempi più bui della nostra storia, incompatibile con la democrazia di un paese. Crediamo che ai lavoratori e ai sindacalisti colpiti debba andare il pieno sostegno di chi ha a cuore i diritti del lavoro e la democrazia”.

Aggiornamento ore 15,30: TRE OPERAI IN OSPEDALE Secondo fonti sanitarie sono tre gli operai trasportati in ospedale dal 118 dopo gli scontri in piazza. Il terzo operaio è stato portato in codice verde al policlinico Umberto I con contusioni sul corpo e sulla testa.

Aggiornamento ore 15,35: PRESIDIO A PERUGIA Aggiornamento ore 15,40: Intanto Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria annunciano che daranno vita ad un presidio di protesta e solidarietà a Perugia, sotto la prefettura, “dopo gli attacchi subiti dai lavoratori e dai sindacalisti a Roma, durante la manifestazione pacifica dei lavoratori Ast”. L’appuntamento è alle 16.

Aggiornamento ore 15,40: INCONTRO AL MISE ANCORA IN CORSO E’ ancora in corso al ministero dello Sviluppo economico l’incontro tra il Governo e i rappresentanti sindacali di Ast. Alla riunione oltre al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ci sono il viceministro Claudio De Vincenti e il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Intanto dal ministero è uscita la delegazione dei lavoratori di Jabil da Marcianise che hanno ottenuto la sospensione della mobilità per 382 lavoratori e torneranno al ministero il 17 novembre per un nuovo incontro.

Aggiornamento ore 15,50: QUESTURA DI ROMA La questura di Roma aggiunge dei dettagli alla propria versione dei fatti e comunica: “Volevano andare verso la stazione Termini e occupare lo scalo romano, hanno forzato il cordone delle forze di polizia e per questo c’è stata una carica di contenimento. Nel tentativo di creare un corteo non autorizzato verso la Stazione Termini sono stati tirati oggetti contro le forze dell’ordine e un funzionario e tre agenti di polizia sono rimasti feriti”.

Aggiornamento ore 16,05: GOVERNO SI E’ IMPEGNATO A FARE CHIAREZZA E’ terminato l’incontro al Mise nel corso del quale il Governo si è impegnato a chiarire cosa è successo in Piazza Indipendenza in merito agli scontri. Lo ha riferito Landini. All’incontro il viceministro dell’Interno Bubbico ha detto di aver aperto un’inchiesta e il ministro Alfano e il capo della polizia convocheranno i sindacati. “Non è il primo episodio, serve chiarezza” ha aggiunto Landini.

Aggiornamento ore 16,08: FINITA LA MANIFESTAZIONE E’ finita la protesta dei lavoratori Ast sotto il ministero dello Sviluppo economico. Di fronte al ministero è ora arrivata una manifestazione dei lavoratori della Trw di Livorno.
Alle ore 16,15 il ministro Guidi riferirà in Aula sull’incontro di stamane e sulla situazione dell’Ast. Riporteremo in questa pagina (clicca qui) le dichiarazioni e il video dell’intervento.

Aggiornamento ore 16,20: ESITO DELL’INCONTRO Usciti dall’incontro al Mise i sindacati hanno riferito che il ministro ha detto che sta facendo incontri con l’azienda per cambiare il piano industriale e che il Governo si è impegnato affinché l’azienda ricominci a pagare gli stipendi a condizione che i lavoratori lascino entrare le tre persone dell’amministrazione. I sindacati si sono detti disponibili e hanno aggiunto che la settimana prossima saranno riconvocati per capire se ci sono stati passi avanti.

Aggiornamento ore 17,30: ALFANO FARA’ RICOSTRUZIONE, PROCURA VALUTA INDAGINE “Abbiamo seguito la vicenda da subito, siamo stati in contatto con Guidi, Alfano ed i responsabili sindacali. Vogliamo la massima trasparenza e verificheremo l’accaduto: in poche ore Alfano ha garantito tutta la documentazione per ricostruire in modo puntuale l’accaduto”. Così il sottosegretario Graziano Delrio, ribadendo “dispiacere” per gli scontri. Intanto la Procura di Roma esaminerà eventuali responsabilità penali. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo attenderà una informativa della Digos sui fatti per poi avviare, eventualmente, un fascicolo di indagine.

Aggiornamento ore 18,15: CORO UNANIME DI CONDANNA A CARICHE POLIZIA E’ un coro unanime di condanna nei confronti delle cariche della polizia. Politici, sindacati e associazioni stigmatizzano fermamente la violenza nei confronti degli operai dell’Ast e chiedono che sia immediatamente fatta chiarezza. Davvero tanti gli interventi e tutti sulla stessa lunghezza d’onda: dai deputati del Pd a quelli di Forza Italia e del M5S, dal Pd ternano al vescovo di Terni, dalla Cgil dell’Emilia Romagna ai metalmeccanici genovesi (che venerdì sciopereranno in solidarietà con i lavoratori dell’Ast), dall’Arci a Italia Nostra e al WWF.

Aggiornamento ore 18,20: PARLA UN SINDACALISTA FERITO “Una carica senza senso, violenta e indiscriminata” racconta in una nota della Fillea il segretario di Terni, Cristiano Costanzi, dall’ospedale, dove è stato medicato per ferite alla testa e alla bocca con 20 punti di sutura dopo gli scontri di oggi pomeriggio alla manifestazione per la Ast di Terni. “Noi sindacalisti eravamo tra la polizia ed i lavoratori e stavamo trattando con i dirigenti delle forze dell’ordine, chiedendo di scortarci davanti al Mise, cosa che si fa abitualmente quando ci sono manifestazione di questo genere. Siamo stati caricati senza alcun preavviso e senza alcun motivo” prosegue Costanzi, che ha preso la prima manganellata in faccia e subito dopo quella alla testa; “la cosa assurda è che poi la polizia ha deciso di scortarci. Ma non potevano deciderlo prima?”. Costanzi era presente con i 100 lavoratori edili della Pallotta Spa, azienda che si occupa nel sito delle acciaierie del rifacimento delle filiere di colaggio dell’acciaio.

Per Schiavella, segretario generale della Fillea siamo davanti ad “un fatto gravissimo, le cui modalità e circostanze vanno immediatamente chiarite. Quando mai si aggredisce chi sta tentando di mediare tra un corteo e le forze dell’ordine? Il violento attacco al sindacato, cui stiamo assistendo in questi giorni, non aiuta a rasserenare il clima e manda messaggi inquietanti. Tra quel clima e le cariche di oggi a me pare esista un nesso evidente”.

Aggiornamento ore 18,35: ALFANO INCONTRERA’ SINDACATI Il ministro dell’Interno Angelino Alfano incontrerà alle 19.30 al Viminale i leader dei sindacati che oggi erano in piazza a Roma per la manifestazione poi sfociata negli scontri tra forze di polizia e manifestanti.

Aggiornamento ore 18,50: SAP DIFENDE OPERATO POLIZIA “Tutti i poliziotti italiani si aspettano una netta presa di posizione dei vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in loro difesa: un silenzio equivarrebbe a considerare ancora una volta tutti gli agenti dei ‘cretini'”. E’ quanto afferma dopo gli scontri di stamattina il segretario del Sap Gianni Tonelli, sostenendo che i disordini ci sono stati “perché qualcuno all’interno della manifestazione, probabilmente esasperato, è andato al di là del consentito e ha reso necessaria una carica d’alleggerimento”.

Secondo il Sap, in questo come in altri casi, l’uso delle telecamere in dotazione agli agenti “sarebbe stato essenziale. Tutti gli operatori su strada dovrebbero averne una in dotazione, così finirebbero anche queste baggianate”. Le ragioni di chi protesta per difendere il posto di lavoro, prosegue, “vanno comprese, ma chiunque manifesta deve sempre farlo nel rispetto del dettato costituzionale, cioè pacificamente e senza armi”. Ecco perché, prosegue, sono “vergognose le strumentalizzazioni dei vari Landini, Airaudo, Furlan che attaccano la polizia per partito preso. Evidentemente – conclude – la sceneggiata del sindaco di Terni che un anno fa si è inventato una manganellata della Polizia, salvo poi dover riconoscere che si era trattato dell’ombrellata di un manifestante, non ha insegnato nulla. Aspettiamo di conoscere i fatti nel dettaglio. Una cosa è sicura: noi siamo e restiamo senza se e senza ma dalla parte dei colleghi”.

In realtà, come mostrato da un video mandato in onda il giorno seguente dal TgR Umbria, non fu certamente un ombrello a colpire il sindaco, ma, con ottime probabilità, proprio un manganello.

Aggiornamento ore 19,20: CORTEO SPONTANEO DI SOLIDARIETA’ A FIRENZE Mentre continuano a piovere prese di posizione, nel centro di Firenze è stato organizzato un piccolo corteo di solidarietà nei confronti dei lavoratori dell’Ast. Un gruppo di una ventina di persone ha sfilato per le vie della città con bandiere rosse e ‘no tav’, gridando slogan di solidarietà con i lavoratori dell’Ast di Terni. I manifestanti hanno inneggiato allo sciopero generale e hanno annunciato una nuova manifestazione in occasione dello sciopero del 14 novembre.

Aggiornamento ore 19,25: NUOVO COMUNICATO DELLA QUESTURA DI ROMA La questura di Roma ha diramato un nuovo comunicato in cui scrive: “E’ di quattro agenti, tra cui un funzionario di polizia, il bilancio finale dei feriti tra le forze dell’ordine, rimasti contusi durante le frizioni con i manifestanti, avvenute questa mattina in piazza Indipendenza durante il sit-in dei lavoratori della ‘Thyssenkrupp’. I poliziotti hanno riportato lesioni con prognosi che vanno dai 3 ai 10 giorni”.

Aggiornamento ore 19,35: OCCUPATA SEDE PD DI LA SPEZIA Lavoratori e iscritti alla Cgil hanno occupato la sede provinciale del Pd di La Spezia. E’ accaduto nel pomeriggio: un centinaio di persone ha fatto un’irruzione simbolica. Un’iniziativa arrivata dopo le frasi dell’europarlamentare Picierno contro la Cgil (ha detto che “Camusso è eletta con tessere false” e che “la piazza è stata riempita con pullman pagati”) e le cariche della polizia ai lavoratori Ast. “Il governo Renzi invece di ascoltare le rivendicazioni dei lavoratori non trova di meglio che insultare il sindacato – dice Lorenzo Cimino, leader della Cgil spezzina – creando una spaccatura nel Paese, segnata dalle cariche verso i lavoratori”.

Aggiornamento ore 19,37: SOTTOSEGRETARIO ALFANO “Equilibrio e certezza dei fatti: sono questi i presupposti indispensabili per ogni tipo di valutazione. E lo sono ancora di più quando si parla di accuse nei confronti di poliziotti che stanno assolvendo al loro dovere per mantenere l’ordine pubblico in una piazza”. A dichiararlo è il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, in merito agli incidenti durante il corteo degli operai Ast. “Siamo certi che verrà fatta quanto prima chiarezza sull’accaduto – spiega il sottosegretario Alfano – e che verrà confermato il corretto operato degli agenti di Polizia, quattro dei quali feriti. I lavoratori Ast hanno tutto il diritto di manifestare – conclude Alfano – per difendere il loro posto di lavoro, ma sempre e comunque nel rispetto delle regole”.

Aggiornamento ore 19,40: SINDACO DI TERNI Solidarietà ai lavoratori e ai sindacalisti “vittime” degli incidenti di Roma, viene espressa dal sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. “Una solidarietà – spiega il sindaco, che lo scorso anno era rimasto ferito durante alcuni scontri sempre durante uno sciopero dell’Ast – dettata anche dall’avere conosciuto in prima persona l’operato non attento di alcuni uomini delle forze dell’ordine”.

Secondo Di Girolamo gli incidenti “rappresentano una vera minaccia al prosieguo della vertenza Ast. Soprattutto alla luce del fatto che le manifestazioni concordate per i prossimi giorni, condivise dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni locali, prevedono una mobilitazione al di fuori del territorio, nella convinzione che questa non sia solo una vertenza fondamentale per Terni ma una vicenda industriale con valenza nazionale ed europea”.

“La violenza – conclude Di Girolamo – non ci deve far fuorviare dalla lotta che stiamo portando avanti con pazienza in queste settimane e che, alla luce dell’incontro di oggi al Mise e delle dichiarazioni del ministro Guidi in Parlamento, vede anche possibili spiragli positivi”.

Aggiornamento ore 20,35: RENZI CHIAMA ALFANO Una lunga telefonata con il ministro Angelino Alfano e un’altra con Maurizio Landini: Matteo Renzi, a quanto si apprende dalle agenzie stampa, ha seguito gli sviluppi della manifestazione Ast, chiedendo sia si avere un’analisi dettagliata degli scontri “per accertare le responsabilità”. Sia di “abbassare i toni” per evitare che una crisi industriale possa provocare lacerazioni.

Il premier avrebbe chiesto al ministro dell’Interno di avere un’analisi dettagliata degli scontri di stamattina per accertare le responsabilità. Nel corso del pomeriggio il premier avrebbe sentito Landini e incontrato i vertici di Federacciaio e di Cassa Depositi e Prestiti “per cercare di risolvere la vertenze della siderurgia di Terni”.

Aggiornamento ore 21,05: GUIDI CONVOCA I SINDACATI Il ministro Guidi ha convocato, per domani 30 ottobre alle ore 10.00, le organizzazioni sindacali “per un esame della vertenza Ast Terni alla luce degli ultimi sviluppi”.

Aggiornamento ore 21,50: ALFANO: BRUTTA GIORNATA “Oggi è stata una brutta giornata per tutti”. Lo ha detto, riferiscono fonti sindacali, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso dell’incontro al Viminale con i segretari delle organizzazioni coinvolte negli scontri di oggi.

LANDINI VOGLIAMO SCUSE Landini dopo l’incontro al Viminale ha affermato: “Oggi non abbiamo avuto delle scuse, mentre invece sarebbero utili, il governo ce le deve. Abbiamo chiesto al ministro Alfano e al capo della polizia Pansa che si faccia piena luce su quanto accaduto oggi e l’impegno ad evitare che fatti del genere si ripetano”.

“Abbiamo fatto presente ad Alfano e Pansa – ha spiegato Landini – come sono andate le cose. Non è vero quello che ha detto la questura di Roma sul fatto che il corteo voleva andare a Termini. Non c’era alcuna ragione per quello che è accaduto. E’ stato un fatto grave e volevamo che il Governo lo sapesse. Chi manifesta esercita un suo diritto e compito delle forze dell’ordine è garantire questo diritto. Noi – ha detto ancora il segretario di Fiom – non vogliamo alimentare scontri con la polizia, sono anche loro lavoratori, ma sono ingiuste le cariche che abbiamo subito”.

SMENTITI RETROSCENA SU RENZI Non solo perché Landini smentisce di aver avuto contatti telefonici (come precedentemente sostenuto dalle agenzie di stampa): “Abbiamo avuto contatti con il sottosegretario Delrio, e attraverso di lui con il ministro dell’Industria: non abbiamo avuto contatti con altri”. Insomma, una conferma di quello che Terni Oggi aveva ipotizzato da settimane: i retroscena su Matteo Renzi che riguardano la vertenza Ast (che vengono diffusi soprattutto dalle agenzie stampa ma anche da altri organi d’informazione) sono pura propaganda, a volte fatti reali romanzati, altre apparentemente inventati di sana pianta.

Aggiornamento ore 23,55: ALFANO RIFERIRA’ IN AULA Domani il ministro dell’Interno Angelino Alfano riferirà in Parlamento sugli incidenti oggi a Roma durante il corteo per l’Ast di Terni. Alfano riferirà alle 16 al Senato e alle 19 alla Camera.

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