Astrolabio: ”Università a Collescipoli chiusa ma Comune Terni paga ancora affitto a privato”

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Facoltà Economia Collescipoli TerniA Collescipoli non c’è più alcun corso universitario ma il Comune di Terni continua a pagare l’affitto per un terreno su cui prima era collocato un prefabbricato che fungeva da aula magna ed oggi è inutilizzato. A denunciare lo spreco assurdo (ed anche beffardo nei confronti del piccolo borgo ternano), è l’associazione culturale Astrolabio che spiega anche dove si sarebbero potuti investire 42 mila euro finiti nelle tasche di un privato.

Scrive il presidente di Astrolabio, Andrea Giovannini: “Due anni fa l’amministrazione Comunale in fretta e furia trasferì il corso di Economia da Collescipoli a San Valentino, sostenendo che i costi di gestione erano insostenibili, in particolare i fitti passivi. Collescipoli veniva privato di un importante asset per salvaguardare gli equilibri del bilancio comunale, trascurando il danno arrecato per il borgo, ma anche l’enorme mole di risorse pubbliche spese per adeguare due importanti edifici storici alle esigenze scolastiche”.

“Ora – prosegue l’associazione – apprendiamo che a due anni dalla chiusura del corso di Economia ancora vengono pagati ad un privato i canoni di affitto (21 mila euro annui). Una vergogna che si aggiunge ad una menzogna raccontata per argomentare un atto amministrativo che definire insulso è poca cosa. Basti pensare che in quei giorni era stato completato il recupero del chiostro di S. Cecilia con un investimento di due milioni di euro, pronto per risolvere i problemi di spazio dell’università e liberare dagli affitti passivi il Comune”.

Dalla ricostruzione dei fatti del presidente Giovannini emerge un’azione amministrativa a dir poco sgangherata. Prosegue Giovannini: “Ricordiamo che dopo l’annuncio della chiusura del corso di Economia l’amministrazione decise di spostare con una determina dirigenziale il prefabbricato utilizzato per aula magna, presso la pista di fiatautonomy a San Valentino. Questa decisione è stata presa senza un minimo di partecipazione, fatto importante, visto che molte associazioni di Collescipoli sono prive di sede (Centro Sociale, Banda della Racchia, Associazione Astrolabio), inoltre il campo di calcio Carlo Bernardini è privo di spogliatoi ed è stato noleggiato un prefabbricato pagando una locazione”.

“La nostra Associazione – continua il comunicato – aveva evidenziato il problema, ma sapeva anche dell’urgenza di trasferire l’immobile (costato 164 mila euro con un contributo della Fondazione Carit di 100 mila euro) in quanto oltre a pagare un canone di affitto, insisteva su un terreno con il vincolo paesistico e realizzato con una concessione edilizia temporanea e finalizzata all’utilizzo universitario (ricordiamo che la realizzazione fu fortemente contestata dal delegato di zona del ministero dei beni culturali, per il pesante impatto paesistico)”.

“A distanza di due anni – rimarca Giovannini – si scopre che il Comune sta ancora pagando l’affitto e allo stesso tempo lesina risorse per il recupero del borgo. C’è ancora rabbia per le realizzazioni inutili fatte negli anni passati a servizio dell’università, magari non completando le pavimentazioni (le strade del paese sono piene di buche, gli asfalti colorati sono tappezzati di toppe nere), il recupero delle mura, le antiche fontanelle della ex Saffat, fonte Castello totalmente invasa dai rovi ed al rischio crollo”.

Insomma, quei soldi ricevuti dal privato per un terreno inutilizzato, secondo Astrolabio potevano essere investiti altrove: “Va evidenziato che nonostante nostre ripetute sollecitazioni per realizzare manutenzioni indispensabili per la salvaguardia di un monumento come palazzo Catucci (già sede universitaria) realizzato dal noto architetto cinquecentesco Sebastiano Cipriani, ci è stato risposto che non c’erano fondi. Così un edificio di grande bellezza è privo di qualsiasi manutenzione da oltre 12 anni con gli infissi non trattati dai quali percola acqua all’interno, le canale piene di guano di piccione”.

“Per concludere l’elenco delle cose che si sarebbero potute realizzare con i 42 mila euro regalati ad un privato – termina l’impietosa disamina di Giovannini – vogliamo ricordare lo spazio multifunzionale della scuola Luigi Feliciangeli. Pronto da oltre 6 anni, ma privo di tracciature, porte e canestri, così accade che i bambini del borgo giocano al calcio ancora presso la pensilina dell’autobus di Via Quinto Granati, come facevamo noi 40 anni fa”.

SPESE SOSTENUTE PER CORSO ECONOMIA Come più volte ricordato in passato, per il corso di Economia a Collescipoli sono state spese ingenti risorse (circa 6 milioni di euro). Ecco un riepilogo:

PALAZZO CATUCCI (Gelasi Petrucci) euro 3,5 milioni

CHIOSTRO SANTA CECILIA euro 1,5 milioni

PREFABBRICATO AULA MAGNA euro 100.000 spesa sostenuta dalla Fondazione Carit

GIARDINO LETTERARIO (Parco della Meloria) euro 100.000 (mai utilizzato dagli universitari, ora è un parco giochi per cani)

PARCHEGGIO LOCALITA’ EX MATTATOIO euro 100.000 (inutilizzato)

ABBELLIMENTO PARCHEGGIO LATO EST euro 100.000

REALIZZAZIONE ASFALTATURE COLORATE (intervento per “dare un tono estetico all’interno del borgo” ma a distanza di 4 anni sono da rifare) euro 300.000

ADEGUAMENTO ACCESSO LATO SUD-EST euro 60.000

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