Austerity: i tagli alla spesa pubblica dei paesi europei

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Di Andrea Moro

Vittoria di Hollande, nuovo libro di Krugman… tempi duri per i sostenitori dell’austerità fiscale. Ma quanto austeri siamo? Nella blogosfera americana sta girando una figura ricavata da dati eurostat indicante l’andamento delle spese di alcuni governi europei. L’ho rifatta per renderla più informativa.

Ho raccolto i dati di general government expenditures, sia in termini nominali (come nella figura linkata) che reali (idea mia), e li ho rapportati all’anno 2002. Il rapporto al 2002 è utile perché altrimenti la linea della Grecia sembrerebbe piatta (come nel grafico del link citato sopra) mentre sappiamo che qualche taglio lì c’è stato. I risultati sono alquanto interessanti, e danno un’idea della potente macchina informativa che soffia sul fuoco della paura dell’austerità.

Dall’analisi della spesa in termini nominali, gli unici paesi ad aver ridotto significativamente la spesa sono Grecia e Spagna, la cui spesa nel 2011 comunque si è attestata a livelli simili a quelli del 2007, un solido 50% più che nel 2002. In Italia la spesa non è cambiata di molto durante la crisi. In generale, non sembra che i governi stiano tirando la cinghia piu di tanto, ad eccezione di quello greco, e solo rispetto al 2009.

 

In termini reali, e cioé tenendo conto dell’inflazione di ciascun paese, nessuno di questi paesi spende meno di quanto faceva nel 2004 tranne UK e Germania. In Italia, si spende in termini reali sostanzialmente quanto si spendeva nel 2005, un buon 5% più che nel 2002.

Fonte: http://noisefromamerika.org

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