Auto verso fine produzione: sconti fino al 40% su molti modelli

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chevrolet-traxModelli in via d’estinzione. Auto destinate a lasciarci. Nessuno si dispererà, qualcuno potrebbe fare un affare. Tanto più se ad abbandonare il mercato è un’intera gamma. È il caso di Chevrolet: dalla fine del 2015 le auto con il “cravattino” non saranno più vendute in Europa. Una decisione a sorpresa per un marchio che in Italia conta quote di mercato doppie rispetto alla media europea e una reputazione costruita sul buon rapporto qualità-prezzo. Non è un caso allora che, dopo l’iniziale periodo di smarrimento, i clienti sembrano continuare ad apprezzare: “Pur non nascondendo nulla sul futuro, abbiamo chiuso un gennaio record”, dichiara Francesco Frosio, concessionario Chevrolet. Forza del marchio e degli sconti: “Su Spark possono arrivare al 30%, sulla Trax al 25%”, spiega Frosio. Anche perché, “le auto saranno comunque garantite per 3 anni dall’acquisto e i concessionari Chevrolet si trasformeranno in officine autorizzate per continuare ad assicurare la manutenzione”. Il problema semmai è un altro: “Le auto a disposizione iniziano a scarseggiare”, conclude Frosio. Come dire: tutto potrebbe finire ben prima del 2015.

Un finale simile è quello che attende anche un marchio storico come Lancia. Lacrime per gli appassionati, il the show must go on però è stato già annunciato da Sergio Marchionne: “Il marchio Lancia sarà presente solo in Italia e solo con Ypsilon”. Delta e Thema dunque fino a esaurimento, con sconti sempre più consistenti: per una Delta 1.4 turbo benzina-gpl si può contare su 5 mila euro mentre per il top di gamma della Thema, la versione Executive 3.0 V6 benzina da 239 cavalli, c’è un taglio di 11.600 euro e un prezzo finale di 39.700 euro. Quotazioni ufficiali: in concessionaria trattando si può ottenere qualcosa in più. Un valore, vista la tiratura limitata (996 unità vendute in Europa nel biennio 2012-2013), lo potrebbe avere la Flavia: più che un acquisto, una scommessa per il futuro al prezzo di 24 mila euro rispetto ai 38 mila di listino. Rimanendo nel gruppo, il the end è deciso anche per la Fiat Punto: una storia iniziata nel 1993, scritta in quasi 9 milioni di esemplari e in vendita oggi a partire da 8.950 euro. Un risparmio di 3.360 euro: la 1.2 Street benzina 69 cavalli in promozione, rispetta già la normativa Euro 6 in vigore da settembre 2015. A sparire sono anche i numeri. Il Sedici ad esempio. La compatta Fiat dall’abito cross sviluppata con Suzuki è arrivata ormai a fine corsa e in estate sarà sostituita dalla 500X, sorella gemella della piccola Jeep che vedremo invece già nei prossimi giorni al Salone di Ginevra. Per la Sedici lo sconto rispetto al prezzo di listino è del 25%.

Altro numero a fine carriera è il 107: Peugeot ha annunciato che la nuova generazione della più piccola, sviluppata insieme a Citroen C1 e Toyota Aygo , si chiamerà 108. Un solo numero di differenza che vale oggi circa 2.500 euro di risparmio a vantaggio della più anziana 107. Prendere o lasciare. Non sparisce ma perde comunque una versione, la Serie 1 di Bmw: la variante coupé si trasforma in Serie 2. Stessa sorte toccherà alla cabrio. Per chi è solo questione di numeri, acquistare oggi una delle Serie 1 coupé e cabrio rimaste, presenti per lo più nella rete non ufficiale Bmw, può significare un risparmio del 30%. Non sono da meno le alleanze: anche per alcune di loro è arrivata la conclusione. Fiat 500 e Ford Ka non condivideranno più piattaforma e stabilimento di Tychy. Gli americani andranno per la loro strada e la Ka diventerà un prodotto globale: “L’unico modo per fare profitti nel segmento delle più piccole è vendere la stessa auto in tutto il mondo”, spiega Roelant de Waard, a capo di vendite e marketing di Ford Europe. Per questo la futura Ka sarà rivoluzionata: carrozzeria a 5 porte, dimensioni più grandi (il nuovo pianale è quello della Fiesta) e produzione in Brasile. Meno europea e più adatta ai Paesi emergenti. Arriverà in Italia a fine 2015: nel frattempo l’attuale generazione si acquista a 7.950 euro invece dei 10 mila euro di listino. Conclusa anche la partnership tra Opel e Suzuki dalla quale sono nate Agila e Splash . Diverso il destino delle due. La Splash continuerà a vivere, seppur sostituita dalla Celerio (anteprima europea a Ginevra), nessun avvicendamento è previsto per l’Agila: il ciclo di vita si chiuderà a fine anno, fino ad allora l’Agila sarà venduta con uno sconto del 20%. Lo stesso risparmio, Opel lo offre sul suv Antara, modello anch’esso destinato a chiudere la sua avventura a fine 2014.

A sorpresa, a lasciare il mercato sono anche le ibride. Il loro successo, con quote di mercato finalmente “visibili”, non è stato sufficiente per Honda a mantenere in listino l’Insight : online alcuni concessionari offrono la berlina ibrida a poco più di 17 mila euro, ben 7 mila in meno rispetto alla quotazione ufficiale di fine 2013. Per chi ha il cuore “verde” è una buona occasione. Toglietemi tutto ma non il nome. Un cambio di rotta per la nuova Renault Twingo (anche in questo caso anteprima a Ginevra) così netto da considerarlo alla pari di un’uscita dal mercato: cinque porte e trazione posteriore. Una rivoluzione. Non per tutti: le linee anticonvenzionali della prima Twingo del 1992, seppur rivisitate, sono oggi disponibili a prezzi di saldo da 7.250 euro. Seduzione d’altri tempi a basso costo.

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Fonte: Corriere della Sera

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