Busta con polvere sospetta indirizzata a Brega: presidente e 5 dipendenti in ospedale per controlli

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antrace forze ordine vigiliEpisodio inquietante ma privo di conseguenze. Questa mattina si è temuto che cinque dipendenti della Regione Umbria e il presidente del consiglio Regionale, Eros Brega, potessero essere stati contaminati da antrace o da altro. Per fortuna tutte le persone coinvolte sono risultate negative ai controlli, cioè non contaminate.

Intorno a mezzogiorno una busta è stata recapitata alla segreteria del presidente del Consiglio regionale, indirizzata personalmente ad Eros Brega che in quel momento era in riunione. I dipendenti non hanno aperto il plico ma spostandolo hanno notato fuoriuscire della polvere. A quel punto, temendo potesse trattarsi di antrace o di altra sostanza pericolosa, hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Per precauzione i cinque dipendenti presenti e lo stesso Eros Brega, sono stati trasferiti presso l’ospedale di Perugia dove sono stati monitorati per qualche ora e sono stati sottoposti a dei test che sono risultati negativi.

La situazione è costantemente seguita dal direttore sanitario dell’ospedale, Giuseppe Ambrosio, e dal responsabile del 118 e del pronto soccorso Mario Capruzzi. “Così come in altre situazioni analoghe – ha spiegato quest’ultimo – tutti saranno trattenuti in osservazione per alcune ore. Non è escluso che debbano passare la notte in ospedale”.

Eros Brega si è limitato a dire: “Sono dispiaciuto ma anche rammaricato e impaurito”.

Aggiornamento ore 18: Sono stati tutti dimessi dall’ospedale di Perugia: il presidente del Consiglio regionale Eros Brega e quattro impiegati sottoposti ad accertamenti per la polvere sospetta contenuta nella busta recapitata oggi a palazzo Cesaroni. Lo riferisce l’Azienda ospedaliera. I cinque (e non sei come precedentemente appreso) sono rimasti ricoverati per qualche ora nella struttura complessa di malattie infettive per una terapia preventiva. Sono stati sottoposti a prelievi e i campioni verranno ora esaminati dall’Istituto zooprofilattico di Foggia, così come la polvere contenuta nella busta.

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