Cessione Ast, Fim-Cisl: ”Forte preoccupazione. No ad operazioni speculative”

Le voci e gli sviluppi delle trattative per la cessione di Ast preoccupano fortemente la Fim Cisl di Terni. “Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche – scrive in una nota il segretario Celestino Tasso – sono cominciate le azioni di sopimento, i distinguo e i silenzi politici, intramezzati da improvvisi lampi di fulgida luce accecante: ‘ci compra Tizio lo garantisco io’; ‘ci compra Caio garantisco io’, come se fosse dirimente chi fosse il compratore e non il progetto industriale legato all’acquisto dei diversi soggetti ventilati o auspicati”.

“Il nuovo e mutato scenario di prospettive e assetti industriali che si sta delineando” è giudicato da Tasso “peggiorativo rispetto a quanto presentato in precedenza per l’intero asset di Terni”. Nella nota il segretario ritiene “indispensabile, onde evitare pericolose operazioni speculative tendenti a penalizzare il sito di Terni, che i piani operativi e i volumi produttivi previsti per Terni siano mantenuti, così come devono essere assolutamente e irrinunciabilmente mantenuti tutti gli impianti collocati nel sito di Terni senza procedere a smantellamenti o trasferimenti che possano indebolire il concetto industriale attuale impedendone, di fatto, la vendita annunciata. Nessun impianto va toccato”.

Per Fim “il sito di Terni deve essere venduto nella sua integrità compreso il Tubificio, perché l’integrità dello stesso sito e delle sue produzioni, sono fondamentali e strategiche per l’intero settore inox italiano. Riteniamo – prosegue Tasso – che qualsiasi ipotesi di vendita debba salvaguardare i livelli occupazionali diretti e indiretti. Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà e indisponibilità alla cessione degli asset del sito di Terni verso fondi speculativi”.

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