Cessione Ast, sindacati: ”Urgenza di un tavolo governativo. No a fondi speculativi”

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In vista del 7 maggio, data prevista per la cessione delle acciaierie di Terni da parte di Outokumpu, i sindacati tornano a sostenere “l’urgenza di un confronto tra tutti i soggetti al Tavolo governativo”. Sono le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic Confasal e Ugl, che tornano a farsi sentire.

In una nota congiunta i sindacati scrivono che è “indispensabile e irrinunciabile, rispetto a qualsiasi ipotesi di scenario presente e futuro, il prosieguo del confronto, al Tavolo ministeriale, con la Società cedente per sancire, non solo i criteri di vendita, ma la vincolarizzazione al progetto di cessione del mantenimento occupazionale, delle capacità impiantistiche del sito, degli accordi di miglior favore e della trasformazione dei contratti temporanei in definitivi”.

Le cinque sigle ribadiscono inoltre “l’assoluta contrarietà e indisponibilità alla cessione degli asset del sito di Terni verso fondi speculativi ritenendo prioritario e auspicabile un profilo industriale internazionale che garantisca la competitività del sito”. Quest’ultimo, sempre secondo i sindacati, dovrà essere venduto “nella sua integrità compreso il Tubificio, perché l’integrità dello stesso sito e delle sue produzioni sono fondamentali e strategiche per l’intero settore inox italiano”.

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