Chiude la sede ternana di Telecom, sindacati: ”Non ci arrendiamo, serve tavolo di confronto”

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logo-telecomLa sede ternana della Telecom di via Di Vittorio chiuderà nel 2014 portando via da Terni 36 posti di lavoro (qui l’articolo). Per scongiurare una decisione che sembra ormai presa, le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil si rivolgono alle confederazioni Cgil, Cisl e Uil provinciali di Terni chiedendo di avviare un tavolo di confronto con le istituzioni locali “per ricercare ogni possibile soluzione in grado di scongiurare la chiusura dell’ultimo presidio Caring Services di Telecom Italia dell’Umbria”.

Le organizzazioni sindacali spiegano che nel corso della trattativa, insieme al coordinamento nazionale rsu ed alle segreterie nazionali, hanno proposto all’azienda “soluzioni in grado di poter rendere sostenibili i costi di struttura ed evitare l’ipotesi della chiusura di Terni, ipotizzando anche possibili accorpamenti con altre sedi situate a poca distanza (Rieti e Viterbo) che figurano anch’esse tra quelle da chiudere. L’azienda ha però rifiutato di prendere in considerazione le proposte sindacali, rendendosi disponibile solamente a diminuire di poco la soglia dimensionale delle sedi presa a riferimento per stabilirne la chiusura, ora fissata a 46 addetti rispetto ai 50 previsti in origine (condizione che non consente, ad oggi, di evitare la chiusura sia di Terni che delle altre sedi sopracitate, tutte al di sotto di tale soglia)”. Per questo i sindacati, considerato anche l’arco temporale “abbastanza ampio a disposizione”, annunciano di non volersi arrendere “a considerare definitivamente chiusa la vicenda”.

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