Comitato No Inceneritori: ”Consiglio rispetti accordo e voti documento contro incenerimento”

1

“Il Consiglio rispetti l’accordo preso pubblicamente con comitati e cittadini e voti contro l’inceneritore. Non accetteremo scorciatoie ne cambiamenti al testo”. Il Comitato No Inceneritori e le associazioni CittadinanzAttiva, WWf e Italia Nostra chiedono alle istituzioni il rispetto dell’impegno assunto. Le associazioni infatti il 19 novembre avevano dato vita ad un presidio presso Palazzo Spada (qui l’articolo) ed avevano ottenuto un incontro con il presidente e i capigruppo del Consiglio e il sindaco Leopoldo Di Girolamo nel corso del quale era stato raggiunto un accordo: un consigliere di maggioranza e uno di minoranza avrebbero firmato un atto presentato dalle associazioni per poterlo presentare in Consiglio ed essere votato entro quindici giorni. Dunque la settimana prossima.

Ad oggi però, lamentano le associazioni in una nota congiunta, “non ci sono notizie, né è stato pubblicato alcunché sul sito del Comune. Ribadiamo che il punto dovrà essere inserito singolarmente, e non accorpato ad altri, tanto più che l’impianto di ARIA spa riprenderà a funzionare a breve e senza i rifiuti urbani, userà infatti come combustibile il pulper (scarto di cartiera). Qualora il nuovo Piano d’Ambito verrà votato infatti, questo non impedirà all’inceneritore di entrare in funzione. Anzi proprio in questi giorni un pennacchio di vapore (così trapela dalla stampa, nessuna nota da parte di ACEA) che esce dall’impianto, ha immediatamente scatenato il tam-tam in rete, segno che la città è attenta e pronta a mobilitarsi contro la sua riaccensione”.

Per le associazioni il voto in Consiglio, pur non potendo essere decisivo, rappresenta comunque un passaggio importante. “Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sulla opportunità o meno del riavvio dell’inceneritore, questo è quello che vogliamo, coscienti del fatto che leggi nazionali e regionali autorizzano tali impianti così come la compilazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Nessuno però può esimersi dalle responsabilità, anche solo politiche, che il ruolo di amministratori della cosa pubblica gli conferisce. Non accetteremo scorciatoie ne cambiamenti al testo consegnato, tra l’altro divenuto di dominio pubblico su stampa e rete. Ovviamente – conclude la nota delle associazioni – quel giorno saremo presenti con un presidio sotto Palazzo Spada per continuare la mobilitazione”.

CONDIVIDI