Comitato richiede ad Acea accesso agli atti su appalto inceneritore: ”Vogliamo chiarezza”

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inceneritoreIl Comitato No Inceneritori Terni, insieme a WWF, ItaliaNostra, CittadinanzAttiva, chiede chiarezza ad Acea sull’appalto per il revamping dell’impianto di Maratta. Con questo obbiettivo venerdì scorso ha depositato una richiesta di accesso agli atti con cui vengono chiesti tutti i documenti.

L’appalto per i lavori necessari per riattivare l’inceneritore era già stato al centro dell’attenzione del Comitato che in una propria inchiesta ne aveva ripercorso le tappe e aveva denunciato una mancanza di trasparenza (qui l’articolo). Questa in sintesi la ricostruzione del Comitato: nel 2010 l’appalto era stato aggiudicato per 16 milioni di euro da IBI spa, società di Napoli che però qualche mese dopo, a fine 2010, viene colpita da interdittiva antimafia. ACEA rescinde quindi il contratto e procede ad una nuova gara: questa volta l’appalto se lo aggiudica per 21 milioni di euro la TERNI scarl (una Associazione Temporanea d’Impresa) in cui figurano 4 società: Intercantieri Vittadello Spa, LOTO Impianti srl, IGM Ambiente e SO.GE.RI. srl. In particolare quest’ultima finisce al centro dell’attenzione poiché riconducibile a Riccardo Mancini, ex amministratore delegato di Eur spa (si è dimesso qualche settimana fa poiché coinvolto in un’indagine romana per tangenti) e vicino al sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Questo il comunicato congiunto odierno di Comitato No Inceneritori Terni, WWF, ItaliaNostra e CittadinanzAttiva:

“E’ stata depositata lo scorso venerdì dai nostri avvocati la richiesta di accesso agli atti in cui chiediamo la documentazione completa di tutte le offerte pervenute e dei criteri che hanno portato all’aggiudicazione in favore della società Terni scarl.

Tutto parte all’indomani della pubblicazione di un articolo sul quotidiano La Repubblica del 27 gennaio in cui si evidenziava una strana coincidenza in merito all’aggiudicazione dell’appalto per il revamping dell’inceneritore di ARIA spa. Riccardo Mancini, amico personale di Alemanno e suo tesoriere nella passata campagna elettorale, ad oggi consigliere della società consortile che conduce i lavori dell’inceneritore di Maratta, è infatti al centro di indagini che hanno portato alla luce giri di mazzette milionarie sugli appalti pubblici del Comune di Roma. Nello specifico Mancini ha ammesso di aver intascato una tangente in merito all’appalto “vinto” da Finmeccanica per una fornitura di mezzi a Roma Metropolitane. Nell’articolo si evidenzia poi come nel CdA di ARIA spa sieda Mamalchi Ranieri, anch’egli amico personale di Alemanno, portavoce della sua fondazione e suo capo segreteria ai tempi del Ministero dell’Agricoltura. Insomma uno scenario particolare di legami politici e personali, su cui la procedura semplificata utilizzata per aggiudicare l’appalto aggiunge più di qualche perplessità.

Attendiamo risposta positiva alla nostra richiesta; del resto si tratta semplicemente di fare chiarezza su un appalto relativo ad un impianto che, per le sue caratteristiche tecniche e per le ricadute in termini di impatto ambientale, richiede la massima affidabilità. Insomma una operazione di trasparenza per una società che peraltro è ancora di proprietà pubblica per il 51% ed è anche presente in diverse municipalizzate del comune di Terni”.

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  • wallabilly

    Si bravi, diciamo sempre di no a tutto che così si va lontano! Adesso ci mancavano anche i grillini.

    • alfio

      intanto comincia a fare la raccolta differenziata!
      ti ricordo:
      lunedi organico, martedi plastica, mercoledi carta, giovedi organico e residui, venerdi vetro e alluminio, sabato organico.
      se tutti si impegnassero a farla vedrai che dell’inceneritore non ne avremmo bisogno!

      • wallabilly

        Si, nel paese delle meraviglie di Alice. Poi che succede se differnzio il buon Carlo Ottone mi fa lo sconto?