Comune di Terni, Asm, Ast e Fondanzione Carit insieme per restauro Fontana di piazza Tacito

Pubblico e privato insieme per restituire ai cittadini, dopo anni di abbandono e degrado, uno dei simboli storici della città. Infatti, Comune di Terni, Asm, Ast e Fondazione Carit annunciano che finanzieranno con 600 mila euro i lavori di restauro e recupero della Fontana di piazza Tacito. I lavori dovrebbero partire nei prossimi giorni e dovrebbero durare poco più di un anno.

“Il recupero e la valorizzazione della Fontana di piazza Tacito è possibile grazie al lavoro congiunto delle grande aziende pubbliche e private, mi riferisco all’Asm e all’Ast, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale e il sostegno fondamentale della Fondazione Carit. Si tratta dei migliori soggetti economici e produttivi di questo territorio che si sono messi insieme per restituire alla città uno dei suo simboli”. E’ quanto affermato dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Corso Tacito, nella sede della Fondazione Carit, e che ha visto la partecipazione del presidente Mario Fornaci, di quello dell’Asm Carlo Ottone, della dirigenza dell’Ast, in particolare del Tubificio e dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Silvano Ricci.

“Vogliamo, con un intervento di oltre 600 mila euro – ha continuato il sindaco – riportare al suo splendore la fontana che vedrà il nuovo pennone in acciaio anticorrosione, il rifacimento dell’impianto idraulico, il consolidamento della parte strutturale, il restauro e la protezione con adeguate resine idrorepellenti dei mosaici.  Si tratta di lavori che dureranno circa un anno e che valorizzeranno ulteriormente il monumento con una illuminazione di tipo artistico. Uno sforzo importante per un monumento di grande impatto sulla città che da oltre ottant’anni la caratterizza e rappresenta la forza dell’acciaio, dell’acqua, dell’energia. La vita di una città è fatta di sostanza e di fatti concreti, ma anche di simboli e di luoghi e monumenti identitari”.

Sulla fontana e sulle eccellenze ha insistito anche l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci: “Abbiamo dato l’incarico ai migliori tecnici comunali perché vogliamo un intervento di assoluto rilievo con la certezza dei costi”.

Nella delibera approvata dalla giunta comunale sono previste sei fasi di intervento: quella della diagnostica, già effettuata; la ricostruzione dell’ago in acciaio per un importo di 88.700 mila euro; il recupero delle opere in cemento armato, adeguamento del vano di ispezione, il ripristino degli elementi lapidei per complessivi 118 mila euro; il rifacimento degli impianti idraulici ed elettrici per 72 mila euro; l’illuminazione per 85 mila euro; il restauro dei mosaici per 228 mila euro.

“Nel giro di poco più di un anno – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci – contiamo di restituire alla città uno dei suo monumenti simbolo, restaurato e valorizzato. La fontana monumentale opera degli architetti Ridolfi e Fagiolo con vasca rivestita da mosaici realizzati su cartoni di Corrado Cagli, tornerà ad essere un elemento centrale di Terni, non solo per la sua collocazione. Il Comune ha redatto il progetto definitivo e ha approvato le linee guida, gli obiettivi e lo studio di fattibilità dell’intervento di recupero della fontana, ritenendo necessario un approccio orientato a preservare il valore e l’autenticità del bene. Gli interventi sulle strutture della fontana – continua Ricci – sono stati valutati nel quadro generale della conservazione e del restauro del monumento nell’insieme di tutti i suoi valori, tenendo conto della sua complessa storia e puntando su studi e analisi orientati alla ricerca di dati per l’individuazione delle cause dei dissesti e del degrado, per la scelta degli interventi da eseguire e per il controllo dell’efficacia dei risultati”.

Le risorse del Comune di Terni saranno impiegate prevalentemente nel risanamento di tutte le parti superficiali, ed in particolare del catino centrale, nella manutenzione del marciapiede, nell’ampliamento del vano di accesso alla camera e nel recupero di reperti archeologici industriali a fini espositivi.

Il sostegno economico della Fondazione Carit si concretizzerà nel restauro storico artistico dell’impianto musivo della fontana e nell’intervento di manutenzione straordinaria sulla seduta esterna in pietra. Sarà poi cura della Fondazione la pubblicazione di uno studio a carattere scientifico sulla storia della fontana e dei suoi restauri.

L’Asm si occuperà, invece, del finanziamento degli impianti idraulici, elettrici e funzionali del monumento e la Soc. Tubificio di Terni Spa si è dedicato alla costruzione del manufatto ago in acciaio sul modello di quello recentemente rimosso per la sua vetustà e pericolosità. Il materiale in acciaio e la direzione dei lavori per l’installazione dell’ago sono stati forniti dall’Ast.

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