Comune di Terni sotto la lente dell’Ispettorato per operazioni con Actl: chiesti chiarimenti su bandi e appalti

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L’Ispettorato per la Funzione Pubblica chiede spiegazioni al Comune di Terni. Gli atti sui quali l’istituto governativo vuole vedere chiaro riguardano operazioni intercorse tra Palazzo Spada e la cooperativa Actl (o persone riconducibili alla cooperativa stessa). In particolare si tratta di aspetti che riguardano il centro disabili “La farfalla”, il primo bando sul Parco Cardeto, il centro giovanile Sant’Efebo, la ristrutturazione del campo da calcio Malerba, l’acquisto dell’ex convento di Colle dell’Oro e alcuni bandi e appalti affidati alla cooperativa.

L’Ispettorato si è mosso dopo aver ricevuto un esposto da un residente di Terni ed ora vuole capire se nelle operazioni in questione siano stati rispettati i “principi di economicità, parità di trattamento, pubblicità e trasparenza”. Operazioni che complessivamente sono costati diversi milioni di euro all’amministrazione comunale. L’Ispettorato ha inviato una lettera al Segretario generale del Comune di Terni i cui contenuti non sono ancora pubblici e non si conoscono ancora nel dettaglio gli aspetti specifici sui cui chiede chiarimenti. Nel frattempo ripercorriamo le vicende che sono oggetto della lettera.

LA FARFALLA. In via del Convento (zona Polymer) c’è una struttura finita e inaugurata nel marzo 2010 che da due anni non è stata mai utilizzata. L’edificio, denominato “La farfalla”, dovrebbe ospitare un centro di assistenza per disabili gravi e senza assistenza familiare, finanziato dalla regione Umbria per 740 mila euro. Il bando regionale fu aggiudicato da: Actl, Alis (che fa parte del gruppo Actl) e Casaligha. Le cooperative Cultura e Lavoro e Oasi che avevano partecipato e perso la gara avevano presentato ricorso al Tar che era stato accolto. A quel punto era stato trovato un accordo tra le parti e la gestione era stata affidata a tutte e 5 le cooperative. L’Ati (Associazione temporanea imprese) così composto investì nella realizzazione della struttura circa 400 mila euro, ottenendo dal Comune un diritto superficie gratuito per 90 anni. Tra soldi pubblici e privati il centro di assistenza “La farfalla”, è venuto a costare circa 1,2 milioni di euro. Nella delibera di giunta del 2006, oltre a cedere il terreno, l’amministrazione comunale si impegnava ad elargire contributi ventennali per spese di manutenzione straordinaria e negli ultimi esercizi di bilancio, la Regione ha stanziato 120 mila euro per la gestione del centro. A fronte di tutte queste risorse, il centro sembra solo ora in procinto di aprire (5 giorni fa sarebbe arrivata l’autorizzazione ad ospitare fino a 6 persone). (qui articolo del marzo scorso su La farfalla)

PARCO CARDETO. Nell’ambito di un bando risalente al 2007 per la ristrutturazione del parco Cardeto, nacquero alcune polemiche per l’affidamento della gestione della casa colonica (che un tempo ospitava il bar) alla cooperativa Actl. Alcuni consiglieri in una nota scrivono che la cooperativa “avrebbe prima partecipato” al bando “ma poi si sarebbe inspiegabilmente tirata indietro, obbligando il Comune a sobbarcarsi l’onere di ristrutturare l’antica casa colonica, onere che nel bando precedente era viceversa previsto a carico del vincitore della gara”.

CENTRO GIOVANILE SANT’EFEBO. Dopo lavori di ristrutturazione costati circa 400 mila euro, il 18 febbraio 2011, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Silvano Ricci, dell’assessore alle Politiche giovanili, Simone Guerra e del presidente dell’Actl, Sandro Corsi è stato presentato il centro di aggregazione giovanile Sant’Efebo. Per l’occasione Ricci spiegava come si trattasse di “una  struttura di circa 400 mq che si caratterizza per la notevole qualità architettonica e per l’elevato livello di eco compatibilità ed efficienza energetica che rappresenta un ulteriore passo avanti verso la riqualificazione dei servizi in periferia”. Guerra ricordava invece che “fin dal 1996 il Sant’Efebo, gestito dalla Actl, è stato uno spazio dedicato alla fruizione del tempo libero degli adolescenti ma anche luogo di accoglienza, sperimentazione, creatività, dialogo e partecipazione attiva dei giovani”. La gestione del centro è stata nuovamente affidata ad Actl con una delibera di Giunta del 2010.

CAMPO DI CALCIO MALERBA. Si tratta del campo di calcio “Malerba” di via Papa Benedetto III, utilizzato in convenzione dall’Olimpia Thyrus (di cui è presidente Sandro Corsi) che milita nel campionato di Promozione. Con una delibera del primo agosto 2012, la Giunta comunale ha approvato il primo stralcio dei lavori di riqualificazione dell’impianto sportivo: lavori per un totale di 450.168 euro di cui 425 mila a carico del Comune e la parte restante a carico della società sportiva (qui delibera di Giunta).

ACQUISTO EX CONVENTO COLLE DELL’ORO. Solo 5 anni fa, nel 2007, il Comune di Terni scriveva: “La storia dell’immobile di Colle dell’Oro è parte della storia della città di Terni” (qui il comunicato del Comune). Lo scorso anno invece l’ex Convento di Colle dell’Oro di proprietà del Comune di Terni era finito all’asta insieme ad altri immobili pubblici. Palazzo Spada era infatti in cerca di risorse per chiudere il bilancio in pareggio. L’asta per l’ex convento era andata deserta per due volte: non c’era nessuno interessato all’acquisto. All’ultimo minuto, il 30 dicembre 2011, l’Actl aveva però risposto all’offerta ed aveva acquistato l’edificio per un milione e 742mila euro. Soldi che avevano permesso a Palazzo Spada di far quadrare il bilancio 2011. (qui l’articolo di gennaio)

Oltre alle 5 vicende menzionate, nella lettera dell’Ispettorato ci sarebbe la richiesta di chiarimenti su altri appalti e bandi.

ATTIVITA’ ACTL A TERNI. La Actl a Terni ricopre un ruolo molto importante in diversi settori. In una interrogazione dello scorso gennaio la consigliera Cinzia Fabrizi scriveva: “La cooperativa sociale Actl (da sola o in Ati con altre cooperative) per conto del Comune o della Asl svolge le seguenti attività:

– nel settore dell’assistenza ai disabili e agli anziani:

  • assistenza domiciliare ai disabili;
  • assistenza scolastica e domiciliare agli studenti con handicap;
  • assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti;
  • gestione di centri diurni per disabili e anziani e di residenze per anziani;
  • gestione, insieme al Comune di Terni, dei centri per ragazzi “Il Melograno” e “Il Cortile”;
  • gestione del centro giovanile “Sant’Efebo”;

– nel settore della cultura:

  • partecipazione alla gestione del sistema museale come membro dell’ATI che ha vinto la relativa gara di appalto quinquennale (gara, come noto, realizzata senza la doverosa preventiva approvazione del Consiglio Comunale);

– nel settore scolastico:

  • gestione del personale ausiliario delle scuole comunali materne e delle scuole primarie;

– nel settore dell’inserimento lavorativo della persone svantaggiate: gestione attuale o passata, tramite la cooperativa ALIS (cooperativa sociale di tipo B collegata alla stessa Actl), dei seguenti servizi:

  • cascata delle Marmore;
  • canile di Colleluna;
  • tumulazione nei cimiteri;
  • segnaletica stradale;
  • pulizia del mercato coperto e di mercati rionali;
  • interventi vari di manutenzione ordinaria e straordinaria nel comprensorio di Marmore-Piediluco”.

Ora, i consiglieri comunali Enrico Melasecche (Udc), Antonio Baldasssare (Lb), Cinzia Fabrizi (Lb), Giovanni Cicioni (Pd), Leo Venturi (Terni Oltre) e Federico Salvati (Pdl) in una nota congiunta chiedono trasparenza al segretario e al sindaco. Questo il loro comunicato:

“Appalti e bandi: dalla richiesta di chiarimenti del Dipartimento della Funzione Pubblica si evince l’assoluta necessità di azioni trasparenti da parte dell’Amministrazione comunale.

Chiediamo anche noi al Sindaco e al Segretario Generale di dare risposte, documentate, chiare e convincenti. L’Ispettorato per la Funzione Pubblica evidenzia numerosi casi riguardanti la gestione amministrativa del Comune tutt’altro che chiari:

1) la stranissima “vendita-non vendita” del complesso di Colle dell’Oro che questa amministrazione avrebbe inserito fra i residui attivi di bilancio, facendo quadrare forzatamente il bilancio di vari anni, nonostante non sarebbe mai stata versata alcuna somma da parte del potenziale acquirente in base ad una mera “lettera di intenti” con la conseguenza di falsare nella sostanza le entrate del bilancio comunale;

2) una serie di operazioni a vantaggio di un operatore privato effettuate al centro disabili “la Farfalla” non proprio in linea con i dettami di una limpida amministrazione indipendente da lobbies e pressioni esterne;

3) la gestione di servizi ai disabili ed agli anziani, quelli relativi alla cultura ed alla scuola, all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiante, al di là di dichiarazioni di generoso altruismo e volontariato, vedono il Comune di Terni sobbarcarsi oneri elevatissimi con meccanismi di assegnazione non sempre del tutto trasparenti;

4) sembrerebbero emergere trattamenti di favore nella gestione della ristrutturazione del Parco di Cardeto in cui la cooperativa interessata avrebbe prima partecipato ma poi si sarebbe inspiegabilmente tirata indietro, obbligando il Comune a sobbarcarsi l’onere di ristrutturare l’antica casa colonica, onere che nel bando precedente era viceversa previsto a carico del vincitore della gara;

5) in altre operazioni relative a strutture sportive la stessa cooperativa avrebbe avuto un ruolo determinante nel condizionare l’Ente a proprio favore con un impegno a carico del Comune di diverse centinaia di migliaia di euro.

Sono tutte partite che hanno portato l’Amministrazione Comunale a investire diversi milioni di euro con protagonista sempre e solo lo stesso soggetto privato. La legge in proposito è chiarissima obbliga le pubbliche amministrazioni a tenere comportamenti sempre al disopra degli interessi di parte. E’ assolutamente necessario che il Segretario Comunale, alla luce della recente normativa emanata dal Governo Monti sull’anticorruzione nel settore pubblico, fornisca, anche al Consiglio Comunale, chiarimenti certi sul rispetto del principio di economicità, trasparenza e parità di trattamento nella gestione e affidamento degli appalti citati, sembra avvenuti negli anni anche senza gara”.

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