Concluso Cioccolentino, organizzatori: ”Un successo”. Bartoli: ”Sagra che scopiazza Eurochoccolate”

Si è conclusa l’undicesima edizione di Cioccolentino, la rassegna dolciaria ternana organizzata per i festeggiamenti del santo patrono di Terni, protettore degli innamorati, San Valentino. Come ogni anno, le vie principali del centro sono state invase da stand con ogni sorta di dolci. Gli organizzatori parlano di un ottimo bilancio. Posizione opposta è quella di Francesco Bartoli della lista civica Democrazia Diretta che critica fortemente la manifestazione e che per dimostrare le sue tesi ha provveduto a scattare diverse foto.

ORGANIZZATORI. Secondo gli organizzatori questa è stata “un’edizione che, accompagnata da splendide giornate di sole, ha registrato un grande successo di pubblico. Ad esempio nel giorno di San Valentino gli stand e le cooking hall di Palazzo Si! in piazza della Repubblica sono stati presi d’assalto dai visitatori, incuriositi dal lavoro dei sapienti chef e dalle degustazioni guidate dall’Università dei Sapori ma soprattutto conquistati dalle meraviglie di cioccolata proposte dagli oltre sessanta espositori presenti. Ed anzi sono stati gli stessi espositori che hanno chiesto agli organizzatori di poter prolungare l’apertura degli stand visto il grande afflusso da parte del pubblico anche nelle ore serali”.

Oggi erano attesi anche turisti dagli Usa appassionati di cioccolato “che grazie alle attività di promozione svolte lo scorso anno con la stampa estera, hanno saputo di Cioccolentino e del San Valentino ternano. Questo testimonia – afferma Andrea Barbarosssa – come per gli organizzatori di Cioccolentino, la figura di San Valentino sia centrale e fondamentale. In questi giorni tutte le troupe arrivate in città per realizzare servizi sulla kermesse e i giornalisti che hanno partecipato ai nostri educational con la stampa italiana ed estera – di qualsiasi appartenenza religiosa – sono stati tutti accompagnati alla Basilica per conoscere le radici della nostra festa e la storia del Santo Patrono. Ciò è stato possibile grazie alla gentilezza e alla disponibilità di Padre Bose e di tutti gli altri frati che in questi giorni ci hanno accolto a braccia aperte, mostrandosi pronti a rispondere a tutte le domande dei giornalisti nostri ospiti. Il loro supporto e la loro vicinanza – conclude Barbararossa – sono stati determinanti per l’ottima riuscita degli educational ed anche dei servizi TV che sono andati in onda in questi giorni sulla Rai. Perché Cioccolentino intende essere questo: uno spunto, un concreto veicolo di promozione a disposizione della città e delle sue risorse e che quest’anno ha dimostrato di saper dare tanto al territorio in termini di visibilità: stavolta non si potrà certo dire che non si è parlato di Terni in occasione di San Valentino a livello nazionale e non solo. E ciò è avvenuto grazie a Cioccolentino”.

BARTOLI Completamente differente il bilancio che traccia Francesco Bartoli di Democrazia Diretta. In un comunicato particolarmente critico scrive che nella giornata di venerdì, San Valentino, c’erano più persone all’Ikea di Roma che alla manifestazione. Inoltre riprendendo dichiarazioni della settimana scorsa, polemizza con l’organizzatore della manifestazione, Barbarossa. Infine secondo Bartoli la manifestazione di Cioccolentino non promuove i prodotti ternani ed ospita prodotti di scarsa qualità e nemmeno freschi, addirittura congelati.

Il comunicato di Francesco Bartoli:

“Era mia intenzione aspettare la fine della sagra di Cioccolentino per fare una valutazione globale dopo aver sentito le sicure sviolinate pre-elettorali dell’amministrazione a consuntivo della stessa, ma non ce l’ho fatta! Ieri, passando per Corso Tacito, mi sono imbattuto nel magazzino a cielo aperto dello stand dei siciliani. Mi sono tornate in mente le parole di Andrea Barbarossa, l’organizzatore di Cioccolentino, che il 6 febbraio ebbe a dichiarare al Giornale dell’Umbria: ‘I pasticceri ternani sono prime donne che non partecipano a Cioccolentino’. Ecco caro Barbarossa, fino a quando Cioccolentino è questo io sono orgoglioso dei miei pasticceri ternani primedonne , che non partecipano a Cioccolentino perché fanno le paste vere artigianali lavorando tutte le notti, per farcele mangiare fresche la mattina dopo, e non aprono gli scatoloni di cannoli industriali e li riempiono con ricotta surgelata!.

Basta con questi pseudo eventi patrocinati dall’amministrazione, dalla Camera di Commercio e dalle pseudo associazioni di categoria con la scusa che dovrebbero promuovere il territorio. Il caciocavallo di bufala, il provolone, le olive di Cerignola, le olive ascolane, lo strudel, i cannoli ‘tarocchi’ siciliani, gli arancini surgelati, secondo voi questa è promozione del territorio ternano? Qualcuno alla diffusione delle foto su Facebook questa mattina, mi ha già tacciato di essere ridicolo e di fare polemiche sterili. Invece, secondo il mio avviso, è l’amministrazione comunale ad essere sterile, con Cioccolentino che rappresenta ancora una volta nel modo migliore l’incapacità dei nostri amministratori, che si rimpallano responsabilità e deleghe combinando solo disastri. Non si capisce perché la sagra di Cioccolentino, etichettata come evento, sia gestita dall’assessore Fabbrini, quando in realtà è una becera speculazione commerciale, una sagra mangereccia come la definisce il vescovo Vecchi dove si fa commercio anzi, frode al commercio, spacciando per freschi ed artigianali prodotti industriali congelati. Oltre a ciò si istallano stand a tappare le uniche vie di accesso a piazza del Mercato (poveri commercianti!), si istallano stand al centro di Corso Tacito quando da sempre non è possibile metterci i tavolini perché il Corso è una strada (dicono in Comune) e per motivi di sicurezza non è possibile altrimenti un mezzo di soccorso come farebbe a passare. Ecco, come farebbe a passare tra lo stand ed i lampioni? Le regole per gli amici del Comune non valgono mai!.

In tutto questo l’assessore al Commercio Tedeschi tace e, interpellata dai commercianti di piazza del Mercato, dice di non essere a conoscenza di nulla perché la manifestazione non dipende da lei. Tanti assessori, tanti sprechi, tanti disastri documentati: ecco perché l’amministrazione comunale è sterile! Riteniamo grave che con 4 assessori  (commercio, cultura, turismo, sport ) che potrebbero in modo sinergico fare tanto per San Valentino, il centro cittadino sia consegnato nelle mani di un privato senza scrupoli a cui interessa solo sub-affittare stand, indipendentemente dal contenuto e dalla qualità delle merci che si vendono. Le uniche presenze in città sono dovute ai 2 mila partecipanti della Maratona di San Valentino  e nessuno è venuto in città per Cioccolentino anzi, molti ternani come il sottoscritto il giorno di San Valentino sono andati a Roma: venerdì, infatti, all’Ikea sembrava di essere a Corso Tacito! Ecco la realtà che nessuno racconta. Ieri a piazza Tacito, dei partecipanti alla maratona mi hanno fermato chiedendomi: ‘Scusi, ma dove fanno Cioccolentino?’. Ed io: ‘Qui ci siete già!’, indicando loro con il braccio lo stand del provolone. Il loro sguardo, che non ho avuto la prontezza di fotografare, sarebbe stato il migliore commento a questa sagra mangereccia che vuole scopiazzare (male) Eurochoccolate.

Ieri mi sono vergognato di essere ternano. Speriamo che sia l’ultimo San Valentino  festeggiato in questo modo dal Comune di Terni. Abbiamo un grande evento che ogni anno cresce sempre di più, ossia la Maratona di San Valentino. Basta costruire un evento  simile a quello che fanno in molte città, come Verona da esempio, ed il gioco è fatto senza scimmiottare e taroccare eventi cioccolatosi di matrice Perugina. E lasciamo alla diocesi il compito di commemorare il santo”.

LE FOTO SCATTATE DA BARTOLI:

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