Confimpresa: ”Giunta di Terni fa guerra a commercianti del centro per favorire centri commerciali”

Il centro di Terni è sempre più vuoto, in totale decadenza, con attività commerciali in agonia non solo a causa della crisi economica mondiale, ma soprattutto per la totale assenza di eventi di rilievo, per la mancanza di politiche adeguate e per decisioni amministrative del tutto controproducenti. C’è soprattutto una chiara volontà politica della Giunta: fare la guerra ai commercianti del centro storico “per favorire lo sviluppo di centri commerciali espressione della lobby di potere che la rappresenta”. E’ questa, in sintesi, la dura critica che Confimpresa rivolge all’amministrazione comunale.

In una nota l’esponente dell’associazione di categoria, Francesco Bartoli, scrive che è in atto “una vera e propria guerra ai piccoli commercianti, combattuta con ogni mezzo, omettendo di fare azioni positive per il loro sviluppo, inasprendo tasse regolamenti e divieti, al tempo stesso ponendo in essere azioni dirette a limitare l’afflusso di consumatori con una Ztl blindata ed una cronica assenza di eventi”. L’esponente di Confimpresa intravede un solo dato positivo: “Questa è l’ultima estate, il prossimo sarà l’ultimo Natale, poi finalmente questa Giunta terminerà il suo mandato”.

Questo il comunicato di Francesco Bartoli di Confimpresa:

“E’ iniziata da pochi giorni l’ultima estate per la città di Terni sotto l’amministrazione della giunta guidata da Di Girolamo.

Anche quest’anno la città di Terni si caratterizzerà per essere l’unica fra le città umbre a non avere un programma di eventi degno di tale nome e il raffronto con altri comuni ben più piccoli e meno importanti è veramente pietoso.

Si susseguono gli anni, cambiano i soggetti, gli assessori, ma fino ad ora solo tante parole, belle e roboanti e zero fatti.

Il famoso piano di marketing è in perenne gestazione, il piano strategico idem, le varie città immaginate dagli amministratori sono rimaste tali nei siti creati ad hoc per la campagna elettorale. La città reale invece è in completo decadimento e la scusa della crisi economica mondiale non regge più.

La crisi c’è è un fatto innegabile, ma non fare nulla perché questa abbia effetti meno devastanti sulla nostra città è una delle più gravi colpe di questa giunta, porre in essere invece atti e decisioni che ne aumentano gli effetti dimostra l’incapacità, l’inadeguatezza e la malafede dei nostri amministratori.

Sono anni che auspichiamo un programma annuale di eventi, in particolare d’estate, per attirare consumatori e visitatori dalle città vicine, un programma condiviso e costruito insieme con gli operatori economici della città, aperto al contributo di tutti gli artisti e professionisti del mondo dello spettacolo.

Invece assistiamo impotenti allo scempio degli pseudo spettacoli organizzati sempre e solo dai soliti noti, che passano inosservati a noi ternani figuriamoci a chi dovrebbe partire dai Comuni limitrofi appositamente per venirli a vedere, anche perché non viene fatta alcuna promozione dagli organizzatori stessi a riprova della loro inconsistenza.

Nelle altre città, nei comuni limitrofi assistiamo ad un pullulare di iniziative, queste si invece promozionate a dovere visto che siamo invasi da volantini e pubblicità di eventi di ogni tipo.

In questo quadro Terni si presenta così ogni estate come una città da cui evadere e dove non venire perché non offre nulla. Non è possibile pensare di ridurre il cartello degli eventi cittadini ad una sola Notte Bianca accompagnata dall’immancabile festa del Partito Democratico . Non è pensabile che il fantomatico piano di marketing urbano si sostanzi in due inutili tabelloni luminosi all’inizio e alla fine di Corso Tacito. Che senso ha un piano strategico che individua i luoghi della movida come fattore di sviluppo per la città, se poi la stessa amministrazione li perseguita con regolamenti e divieti assurdi e con multe da strategia del terrore come accaduto giovedì scorso?

Riuscirà questa giunta prima della fine del suo mandato a fare una sola cosa e dico una in favore dello sviluppo del commercio? Nel frattempo i risultati sono sotto gli occhi di tutti, basta farsi un giro nel centro di Terni, il tanto decantato Centro Commerciale Naturale, per vedere in che stato è ridotto, con centinaia di negozi chiusi.

Per non essere tacciati di voler fare polemiche sterili abbiamo scattato una cinquantina di foto che sono pubblicate sulla nostra pagina di Facebook CONFIMPRESA UMBRIA al link https://www.facebook.com/media/set/?set=a.536152353086674.1073741825.393808220654422&type=1 , che dimostrano come le vie più belle ed una volta più appetibili dal punto di vista commerciale sono oggi in decadenza con locali prestigiosi ormai sfitti da più di un anno, in un centro storico asfisiato da una ZTL blindata e da un degrado urbano dilagante , caratterizzato da negozi di frutta e verdura e distributori di bevande automatici in ogni angolo , come se fossimo in periferia invece di essere a Corso Tacito, Corso Vecchio, Via Angeloni, Via Battisti, Via Primo Maggio, Piazza del Mercato, piazza quest’ultima che forse è l’emblema dei risultati di questa Giunta: si susseguono negozi sfitti a negozi gestiti da extracomunitari nella desolazione più assoluta.

Tutto questo non può essere solo colpa della crisi, e se ogni cittadino può vedere questo stato di cose, da anni denunciato invano e l’amministrazione non ha fatto mai nulla per migliorarlo, ne consegue che l’indebolimento del tessuto commerciale cittadino era uno degli obbiettivi di questa giunta, per favorire lo sviluppo di centri commerciali espressione della lobby di potere che la rappresenta.

Una vera e propria guerra ai piccoli commercianti, combattuta appunto con ogni mezzo, omettendo di fare azioni positive per il loro sviluppo, inasprendo tasse regolamenti e divieti, al tempo stesso ponendo in essere azioni dirette a limitare l’afflusso di consumatori con una ZTL blindata ed una cronica assenza di eventi.

E’ una guerra che purtroppo l’amministrazione comunale sta vincendo, e a nulla valgono i buoni propositi isolati di qualche gruppo di commercianti che provano ad animare il centro con iniziative autogestite ed auto promosse, ne tanto meno hanno senso le dichiarazioni delle varie associazioni di categoria che da un lato si lamentano per la crisi ma mai dell’operato dell’amministrazione comunale, limitandosi a qualche rimprovero di circostanza quando l’evidenza delle magagne è palese, salvo essere parte integrante del sistema che le genera.

Oggi la Confcommercio si lamenta per bocca del suo presidente della raffica di multe per i tavoli all’aperto fatta giovedì sera ai locali del centro, ma due anni fa non ha esitato a commissariare il direttivo della Fipe da me presieduto (e peraltro mai ricostituito) interrompendo un’azione di forte contrasto a quelle stesse norme emanate dal comune che adesso stanno producendo i danni paventati dal sottoscritto, si lamentano oggi dopo due anni di assoluto lassismo quando hanno un loro ex dirigente in giunta che potrebbe agevolmente chiedere la revisione di tali norme in seno alla giunta stessa.

Per tutte queste ragioni invitiamo i commercianti del centro di Terni a resistere cogliendo l’unico dato positivo di tutta questa situazione, questa è l’ultima estate il prossimo sarà l’ultimo Natale e poi finalmente questa giunta terminerà il suo mandato. Chiunque sarà chiamato a gestire la città non potrà far peggio di questi attuali illuminati amministratori”.

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