Confimpresa: ”Senza illuminazione e con ztl chiusa 24h pericolo criminalità in centro”

Nella Legge di stabilità del Governo Monti è prevista, tra le altre, anche la misura “Operazione cieli bui” volta al “contenimento della spesa e al risparmio energetico”. Si tratta, in sostanza, della possibilità da parte dei Comuni di spegnere l’illuminazione pubblica. Una misura che Palazzo Spada si è già dichiarato pronto ad adottare. Tale prospettiva, unitamente alla Zona a Traffico Limitato che continua ad essere chiusa 24 ore su 24, allarma l’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli, che paventa un aumento di criminalità.

“Il comune di Terni – scrive Bartoli in un comunicato – ha approvato il piano esecutivo di gestione riorganizzando la pubblica illuminazione, adottando con un tempismo inusitato la norma prevista dall’ultimo Consiglio dei ministri del Governo Monti che, nei giorni scorsi, ha dato la possibilità ai comuni di ridurre l’illuminazione pubblica. Il Comune non si rende conto che adottare questa norma significa di fatto dare il colpo di grazia al già desertificato centro storico della città, blindato e reso inaccessibile con una ztl attiva 24 ore su 24. Il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, si è detto felice del fatto che gli italiani così potranno rivedere il cielo stellato. Noi lo vorremo invitare a passeggiare la notte a Corso Vecchio, a piazza Clai o in Via Cavour, strade strette fra palazzi antichi, da tempo di notte deserte e adesso buie in cui sarà impossibile vedere le stelle, ma adesso ancora più probabile incontrare malintenzionati. Anche nelle zone periferiche della città – continua Bartoli – siamo sicuri che aumenteranno i problemi di sicurezza in seguito all’assenza di illuminazione pubblica ma, il nostro centro storico, in particolare nelle zone dove non ci sono locali notturni, sarà ancora più angusto e pericoloso poiché già desertificato da una ztl attiva 24 ore su 24 caso più unico che raro in Italia”.

Bartoli prosegue sottolineando come da diverso tempo è stato fatto richiesta all’amministrazione comunale di rivedere gli orari di chiusura della zona a traffico limitato: “Sono anni che chiediamo a gran voce di aprire la ztl nelle ore serali. Ora, forse, di fronte alla possibilità di risparmiare euro spegnendo l’illuminazione pubblica il sindaco si convincerà del fatto che favorire la transitabilità del centro nelle ore serali sarebbe un valido deterrente per allontanare malintenzionati attirati oggi in questa landa desolata dove ormai agiscono indisturbati. Fatte queste doverose e sottolineo, oggettive premesse – continua Bartoli – vorrei conoscere dall’amministrazione comunale il perché ostinarsi a difendere un provvedimento su una città che invece avrebbe assoluto bisogno di essere più attrattiva. L’amministrazione (che dalla ztl ricava svariati soldini fra multe e permessi a pagamento), difende da sempre il provvedimento affermando che la ztl fa diminuire l’inquinamento e che le ztl sono in tutte le moderne città d’Italia e d’Europa e quindi Terni, essendo una città ‘cool’, non può non averla”.

“Ora vorremmo suggerire agli illuminati amministratori della città di Terni – attacca Bartoli – di copiare meglio i provvedimenti adottati dagli amministratori di altre città, e se devono essere fatte comparazioni, siano fatte in modo oggettivo, per esempio  comparando che a Milano il pass è gratis per auto euro 3 e 4, comparando che a Bologna è gratuito per tutti, comparando che nella capitale arriva comodamente a casa dei residenti, mentre a Genova per i commercianti viene riconosciuto anche un carnet di 10 ingressi di emergenza gratuiti e fuori orario per chi si affida al trasporto merci in proprio. Infine, viene ribadita la possibilità di accesso per i clienti che hanno necessità di ritirare colli ingombranti con 50 ingressi a disposizione a 50 euro per gli operatori, con una deroga assoluta per gli esercizi che normalmente trattano colli di ingenti dimensioni. Se poi confrontiamo gli orari delle ztl nelle quattro città italiane con il traffico più congestionato (fonte www.tomtom.com/congestion-index) nessuna, ribadiamo nessuna, adotta una ztl attiva 24 ore su 24”.

“Ogni persona di buon senso – prosegue Bartoli – può oggettivamente constatare che queste amministrazioni hanno preferito una maggiore vivibilità e transitabilità del centro storico rispetto alla possibilità di blindare il centro storico con varchi attivi 24h e con pass a pagamento per tutti, con il chiaro intento di favorire anche il commercio da sempre concentrato in tutti i centri storici di tutte le città d’Italia, e in questo caso parliamo di città che hanno un traffico veicolare altamente congestionato. A Terni, invece, ogni strumento è buono per fare cassa (varchi ztl) o per non spendere per cose utili (illuminazione pubblica) motivando il tutto con finalità che alla maggioranza dei più sfuggono, ma con risultati che invece sono sotto gli occhi di tutti: la morte del centro storico di Terni”.

Bartoli conclude lanciando un appello al primo cittadino affinché riveda l’attuale impostazione della ztl: “Ci avviamo ad affrontare un inverno lungo e difficile con molti commercianti che vedono il loro futuro buio ed oggi, signor sindaco, spegnendo le luci della città lo sarà ancora di più. Ci appelliamo ancora una volta a lei perché riapra i varchi della ztl seguendo l’esempio dei suoi colleghi più illuminati, altrimenti per molti di noi sarà probabilmente l’ultimo inverno da commercianti del centro di Terni”.

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