Conosce ragazzo su internet e inizia incubo: ragazza di Terni perseguitata da madre e figlio bolognesi

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Si sono conosciuti su internet, poi hanno iniziato a parlare per telefono ed infine si sono incontrati. Sembra un comune inizio di una relazione amorosa, invece per una ragazza di Terni protagonista di questa storia, si è rivelato l’inizio di un incubo.

Dopo aver intrapreso il rapporto virtuale e telefonico con G.M. 22enne di Bologna, la 18enne residente a Terni e di origini campane, ha deciso di fare un passo avanti ed ospitare il giovane in casa propria. Quella che era un’interessante relazione a distanza si è subito trasformata in disagi ed oppressioni e infine in un vero incubo.

Non appena messo piede nella casa ternana delle 18enne il bolognese si è mostrato molto possessivo e geloso. Un comportamento talmente pesante che dopo 20 giorni la ragazza non ha più retto ed ha chiesto al giovane di uscire dalla propria abitazione ed andarsene. Il 22enne non l’ha presa affatto bene e, tornato a Bologna, ha iniziato ad inviare insulti e minacce di morte alla giovane: sms e telefonate dirette sia alla 18enne che ad ai suoi familiari. Ad aiutare il bolognese nelle sue azioni di stalking ci si è messa anche la madre 49enne anch’essa di Bologna.

A questo punto la situazione per la 18enne si era fatta molto pesante ed ha sporto denuncia in questura ma le minacce sono proseguite. Lo scorso mercoledì c’è poi stato il salto di qualità: il 22enne accompagnato dalla madre si è presentato sotto l’abitazione ternana della ragazza, residente a San Giovanni, ed hanno iniziato ad urlare minacce. I due si sono poi messi a lanciare sassi contro le finestre. La 18enne e la sua famiglia, spaventati, hanno immediatamente chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati hanno trovato i due che stavano ancora lanciando sassi contro le finestre e li hanno arrestati per atti persecutori.

Dopo aver passato due notti in cella di sicurezza, ieri mattina l’autorità giudiziaria ha disposto nei confronti di madre e figlio bolognesi il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa frequentati. L’udienza in tribunale è stata fissata per fine ottobre.

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