Cooperativa Aidas, Pd Terni: ”Chiederemo a nostri rappresentati istituzionali soluzione in tempi rapidi”

La cooperativa Aidas è in acque particolarmente agitate, con 79 soci lavoratori sul piede di guerra, stipendi in arretrato, licenziamenti contestati (qui l’articolo). Il Partito Democratico di Terni in un comunicato fa sapere che saranno attivati tutti i propri rappresentati istituzionali per cercare una soluzione in tempi rapidi.

Questo il comunciato del segretario comunale del PD di Terni, Andrea Delli Guanti:

“Il Partito Democratico di Terni segue con attenzione e sconcerto la vicenda che coinvolge le lavoratrici e le collaboratrici della Cooperativa Sociale AIDAS.

Oltre a sottolineare come sia inconcepibile la mancata corresponsione dello stipendio alle dipendenti da parte della cooperativa e l’assenza di dialogo tra le parti, il PD ritiene urgente trovare la migliore via d’uscita per una situazione ormai insostenibile.

Il Partito Democratico è da sempre vicino alle istanze ed alle ragioni del sociale e del Terzo Settore in tutte le sue diverse forme di volontariato, associazionismo e cooperazione sociale e sostiene come questo sia un settore strategico per una società come la nostra, ancor più in momenti, come l’attuale, di maggiore difficoltà per la tenuta e la coesione dell’intera collettività.

Quando si parla di sociale, non ci si può limitare a tratteggiare, ancorché sia elemento sostanziale e fondamentale, un settore in grado di dare lavoro ed occupazione, ma si deve avere la forte consapevolezza di trattare un tema delicatissimo che incide profondamente sulla qualità della vita di tanti cittadini e di tante famiglie che vivono anche condizioni complesse.

A maggior ragione, il Partito Democratico non solo è solidale e vicino alle lavoratrici che in queste settimane si stanno spendendo per far valere i propri diritti, ma farà leva su tutte le sue rappresentanze istituzionali per cercare una soluzione in tempi rapidi che possa far guadagnare una rinnovata serenità alle dipendenti ed alle persone che vedono a rischio i servizi sin qui garantiti dalla cooperativa”.

Stampa