Costituita Fondazione Ceffas, Orsini e Fabrizi: ”Così si penalizzano le associazioni sportive private”

Il consiglio comunale ieri sera ha approvato la costituzione della Fondazione Ce.f.f.a.s.. Il Ceffas è il Centro di Formazione Fisica Avviamento allo Sport che opera da 40 anni con lo scopo di di avviare all’attività sportiva quanti più giovani possibili, con l’ausilio di impianti, attrezzature e personale del Comune. Nel corso dei decenni si calcola che circa 40 mila tra bambini e ragazzi abbiano usufruito dei suoi servizi. Con la delibera di ieri, il centro cambia status giuridico, diventando una fondazione.

LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE ALLO SPORT. L’assessore allo Sport, Renato Bartolini ha spiegato che “la scelta di costituire una Fondazione per lo sport corrisponde alla volontà di salvaguardare, valorizzare ed ampliare il patrimonio culturale e professionale del Ceffas; di dar vita ad un soggetto sportivo partecipato da soggetti pubblici, privati enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive e associazioni del terzo settore per realizzare politiche sportive condivise e finalizzate al sostegno di una concezione dello Sport, inteso come strumento di educazione e formazione personale e sociale; per la promozione di una cultura sportiva nella sua accezione più ampia e nobile. Priva di scopo di lucro, la Fondazione di partecipazione, costituita dall’Ente pubblico e partecipata da coloro che, avendone i requisiti, ne faranno richiesta”.

“La Fondazione può divenire così uno strumento gestionale innovativo del nuovo welfare, può consentire al sistema pubblico di usufruire di maggiori disponibilità finanziarie e di management nella gestione dei servizi. La Fondazione inoltre, come innovativa modalità di erogazione di servizi in generale, sportivi sociali può garantire, perseguendo una logica aggregativa, maggiori livelli di collaborazione anche tra Enti pubblici nel perseguimento di obiettivi comuni e assicurare la più economica ed efficiente produzione ed erogazione di una rete integrata di interventi e servizi”.

“Per questo – ha concluso l’assessore Bartolini – un ringraziamento va al consiglio comunale che ha deliberato questo importante atto, ma va stigmatizzato il comportamento dell’opposizione, rappresentata in aula solamente dal consigliere Maggiolini e che quindi non ha voluto partecipare alla votazione di un atto così importante, dopo – tra l’altro – che la commissione presieduta dal consigliere Piccinini aveva votato l’atto all’unanimità dei presenti compresa la minoranza, e quindi solamente per un fatto che mira agli interessi di alcuni e non a quelli dell’intera comunità in un progetto che tra l’altro interessa molti bambini e ragazzi”.

LE POLEMICHE. Non tutti i consiglieri approvano tale modifica. Per Valdimiro Orsini del Pd si tratta di una costituzione che poteva essere evitata affidando i servizi offerti dalla nuova fondazione alle società private già esistenti. Molto più dura Cinzia Fabrizi di Lista Baldassarre che oltre a sottolineare come con questa decisione le società private siano estromesse dal Ceffas e pesantemente penalizzate da una concorrenza sleale, denuncia anche la totale inopportunità in questo periodo di crisi di dar vita ad un nuovo ente che avrà un fondo messo a disposizione dal Comune e avrà dei consiglieri di amministrazione a cui saranno pagati i gettoni di presenza. Insomma, per la Fabrizi la costituzione della fondazione rappresenta un danno per i privati che operano nello sport e nuove poltrone a libro paga dei cittadini ternani. Una decisione, quella di costituire la fondazione, che infine viene bollata come emblema della concezione di “pubblico” dell’attuale amministrazione comunale: la tendenza ad occupare ogni spazio possibile, in barba al principio di sussidiarietà.

LE DICHIARAZIONI DI ORSINI. Il consigliere del Pd Orsini ha manifestato la propria contrarietà alla fondazione dichiarando: “Sulla costituzione della Fondazione Ceffas si è persa un’occasione per affermare il valore della sussidiarietà. Infatti, le attività svolte dal Ceffas possono essere realizzate dalle tante società sportive, associazioni ed enti di promozione sportiva che già operano in città. Tutto questo anche in una logica di semplificazione e di alleggerimento della presenza pubblica nella vita sociale e sportiva. Per questi motivi ho espresso il mio voto di astensione sulla proposta di Giunta, ma ho garantito con la mia presenza in aula il numero legale, solo come atto di responsabilità al fine di permettere al consiglio di approvare gli altri importanti punti all’ordine del giorno”.

LE DICHIARAZIONI DI FABRIZI. Dure le posizione del consigliere Fabrizi che in un’articolata nota spiega le proprie ragioni: “Il dibattito tenutosi in consiglio comunale circa la costituzione della Fondazione Ceffas del comune di Temi e la votazione con la quale la maggioranza consiliare, con il decisivo sostegno del gruppo misto che le ha tenuto il numero legale, ha approvato il relativo atto sono stati davvero esemplari rispetto alla cultura politica e al modo di intendere la cura e il governo della ‘cosa pubblica’ che caratterizzano l’attuale Amministrazione e almeno una gran parte delle forze politiche che la sostengono. Il Ceffas è nato ed è vissuto grazie al contributo essenziale delle associazioni di promozione sportiva, oggi con la costituzione della fondazione viene ufficialmente sancita la totale esclusione (già in realtà iniziata in modo strisciante negli ultimi anni) delle associazioni dalla sua gestione. Tutto è ricondotto al completo controllo del ‘pubblico’, cioè di chi governa la città. Gli argomenti che ho addotto durante il mio intervento in consiglio comunale, per quanto evidenti, per quanto documentati, per quanto suggeriti da chi da anni opera con competenza e dedizione nel settore, sono stati accolti con malcelata insofferenza. Così come con fastidio è vista la stessa presenza di quelle associazioni che pure, come ho detto, il Ceffas hanno creato e fatto vivere”.

“La Giunta vuole realizzare una fondazione destinata a svolgere una pluralità di attività in concorrenza con quelle che già svolgono le associazioni di promozione sportiva, ma usufruendo di una serie di vantaggi: uso gratuito di palestre e attrezzature sportive, priorità nella scelta degli orari di utilizzo delle strutture, uso gratuito di un ufficio, disponibilità di personale del Comune. In forza di questi vantaggi la Fondazione Ceffas svolgerà, pertanto, attività, rivolte, si badi bene, a tutti i cittadini, con redditi bassi e con redditi alti, a prezzi inferiori rispetto a quelli che possono praticare le associazioni di promozione sportiva. Sarà protagonista, insomma, di una sorta di concorrenza sleale che metterà in seria difficoltà questi enti che spontaneamente sono nati nella società. Ciò è esattamente il contrario di quello che prevede il principio di sussidiarietà: l’ente pubblico, invece di aiutare e sostenere le attività svolte dai privati, le ostacola. Non solo: in un momento in cui ad ogni livello si chiede agli enti pubblici di fare un passo indietro, di diminuire i costi e di alleggerire le strutture, il comune di Terni vuole creare un nuovo organismo con un consiglio di amministrazione (per i consiglieri sono ovviamente previsti dei ‘rimborsi spese’), con dei Revisori dei Conti, con ulteriore personale dipendente assunto dalla fondazione. Ancora. in un momento in cui per la scarsità di risorse si taglia sui servizi essenziali si fa la scelta di dotare la Fondazione Ceffas di un fondo (il cui importo non viene indicato) che grava sul bilancio comunale e di rinunciare a tutte le entrate che il Comune potrebbe avere concedendo a pagamento l’uso delle sue strutture sportive. Se veramente lo scopo fosse quello di permettere a persone non abbienti di svolgere attività sportive, invece di ricorrere all’istituzione dell’ennesimo ente inutile che pesa sulle tasche di tutti noi basterebbe siglare con le associazioni di promozione sportiva delle apposite convenzioni, rinnovando, tra l’altro, la collaborazione virtuosa già sperimentata in un ormai lontano passato con l’associazionismo privato”.

“Oggi come non mai è urgente rompere con una impostazione in cui il ‘pubblico’ tende ad occupare ogni spazio a favore di un sistema che incoraggi e sostenga la ricchezza delle iniziative spontanee dei cittadini. Eppure questa vicenda chiarisce una volta di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Giunta che regge il comune di Terni non ha alcuna intenzione di applicare quel principio di sussidiarietà di cui continuamente (spesso senza comprenderne davvero la natura) a ogni livello ci si riempie la bocca, ma di cui puntualmente si fa scempio nel concreto agire politico. Quel principio di sussidiarietà che però, occorrerà pur ricordarlo, è proclamato a gran voce nella Costituzione della Repubblica. Ma forse l’importante è creare, con la costituenda Fondazione Ceffas, nuove poltrone e poltroncine da assegnare agli ‘amici’ di chi detiene il potere? Che si tratti dell’ennesimo, forse in questo caso piccolo ma comunque significativo, tassello di quel mosaico clientelare, di quel sistema di potere che soffoca da decenni la città? Il lupo perde (forse) il pelo, ma non il vizio”.

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