Crisi E.On, incontro tra istituzioni, sindacati e vertici aziendali: ”Tutelare lavoratori della centrale di Terni”

Si è svolto stamattina un incontro in Provincia, convocato dal presidente Feliciano Polli e dal sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, con i sindacati confederali e di categoria ed i rappresentanti di E.On per un confronto sulle problematiche relative alla presenza dell’azienda sul territorio e le conseguenti ricadute occupazionali sulla sede ternana. Il colosso tedesco dell’energia elettrica, a causa della crisi economica, lo scorso maggio ha infatti annunciato l’esubero di circa il 30-35% del totale dei dipendenti in servizio alla ex-centrale di Galleto a Terni.

Sindacati e istituzioni hanno fortemente stigmatizzato comportamenti e dichiarazioni di alcuni dirigenti del Gruppo che hanno determinato grave preoccupazione tra i lavoratori. E.On, dal canto suo, ha riconfermato il significativo ruolo degli impianti idroelettrici di Terni ricordando, da un lato, di aver portato a termine un investimento di circa 200 milioni di euro per il rifacimento della quasi totalità del parco idroelettrico e, dall’altro, di aver mantenuto il livello degli organici del Nucleo Operativo ed incrementato quello degli staff.

Nell’ambito del progetto globale di riorganizzazione denominato E.On 2.0, rivolto a tutte le strutture operative e di staff della società e non quindi particolarmente alla sede di Terni, l’azienda ha precisato di non aver programmato alcuna misura straordinaria come la chiusura, appena decisa, per la sede di Verona.

L’azienda, con l’obiettivo di assicurare un’applicazione socialmente responsabile del progetto E.On 2.0, verificherà la possibilità di bilanciare la distribuzione delle attività tra le diverse Sedi in Italia, impegnandosi ad aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di Terni sui cui risultati le parti riferiranno con periodicità semestrale alla Provincia ed al Comune di Terni. I sindacati hanno richiesto che priorità del tavolo, in occasione della sua prima convocazione prevista per il prossimo 7 settembre, sia il destino dei lavoratori precari a Terni più esposti alle conseguenze del progetto globale di riorganizzazione.

Dal lato degli investimenti, l’azienda conferma le attività di sviluppo e studio in corso per il progetto di pompaggio idroelettrico nell’area ternana.

D’intesa con il presidente della Provincia e con il sindaco di Terni, si è ribadito altresì l’impegno per iniziare le attività per il rinnovo dell’Accordo esistente nel filone degli interventi di miglioramento ambientale già intrapresi e con l’obiettivo di individuare iniziative nell’ambito della ricerca e nel settore dell’efficienza energetica.

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