Dalla Provincia di Terni 360 mila euro per due progetti su dialogo interculturale e integrazione

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Due finanziamenti per un importo complessivo di 363 mila euro è stato stanziato dalla Provincia di Terni per due diversi progetti volti a favorire l’integrazione e il dialogo interculturale con gli immigrati. L’ente ha partecipato al bando ”Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi” del 2011.

Il primo progetto si chiama ”Tessere di cittadinanza”, un programma per la mediazione sociale e la promozione del dialogo interculturale, esposto ai presenti oltre che dalla Provincia, anche dalle cooperative Aris, Actl, Cultura e Lavoro, la Casaliga, Oasi Sport, Alba, Cidis, il Quadrifoglio, Edit, associazione il Pettirosso, associazione Noità, Fai (Federazione associazioni immigrati provincia di Terni), Asl4, i 33 comuni della provincia di Terni, l’Ancescao, la San Martino e l’Arci. ”Tessere di cittadinanza” si è classificato al secondo posto su 201 progetti dichiarati ammissibili, e finanziato per un importo di 233 mila euro. Il secondo progetto, classificatosi terzo su 33 presentati, si chiama “Aelph – rafforzamento delle capacità istituzionali e dei servizi per l’integrazione”. Presentato in partenariato tra provincia di Terni, provincia di Perugia e Cidis è stato finanziato per un importo di 129 mila euro.

“Ancora una volta – dichiara l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcello Bigerna – hanno vinto rete e innovazione. Ha vinto il territorio provinciale nelle sue complessità ed articolazioni. Un territorio che ha saputo unirsi per un obiettivo comune e ha dato prova, ancora una volta, che al proprio interno ci sono tutte le capacità, le risorse per fare innovazione e trovare una  strada diversa dal mero assistenzialismo per superare questo momento di crisi. L’amministrazione provinciale di Terni ha dato prova, in questo momento in cui si pensa ad Umbria con una sola Provincia, della sua capacità di saper rappresentare i bisogni e valorizzare i meriti dell’intero territorio provinciale ed essere punto di riferimento per fare rete e innovazione, anche fuori dai confini provinciali”.

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