Dipendente Asl Terni arrestato per camorra: Marini risponde a interrogazione Nevi
Marini ha spiegato che la persona in questione “ha usufruito di procedure diverse da quelle per l’assunzione del personale amministrativo delle Aziende sanitarie, rientrando con i suoi requisiti in quanto prevede la legge 68 per i posti riservati ai disabili. Nei confronti di queste persone viene effettuata una verifica solo dei requisiti, dopo l’acquisito parere favorevole del Centro per l’impiego di Terni. Prima dell’ingresso, la Asl è obbligata a richiedere se ci sono carichi pendenti, documento regolarmente rilasciato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, dal cui casellario giudiziale non risultava nulla. La Asl ha quindi proceduto all’assunzione. Non erano presenti aspetti discrezionali rientrando il caso nelle procedure per i posti riservati alle categorie protette. Pur condividendo quello che auspica Nevi – cioè provvedimenti di natura legislativa per rafforzare il controllo sulle assunzioni della Pubblica amministrazione – non sono previste azioni di nostra competenza in questi casi”.
Parzialmente soddisfatto della risposta il consigliere Nevi: “Importante sapere che non c’è stata discrezionalità, soprattutto per fugare dubbi su contatti con un sistema malavitoso. Restano gli inquietanti capi di imputazione contestati a una persona che lavora nella nostra sanità, pur senza responsabilità da parte nostra”.