”Dobbiamo controllare il contatore” ma è una scusa per rifilare forniture gas non richieste

Ieri mattina diversi cittadini hanno chiamato il 113 per segnalare di essersi ritrovati alla porta di casa due giovani che chiedevano di entrare per controllare il contatore del gas. Gli agenti di polizia hanno rintracciato i due e li hanno identificati: non erano addetti incaricati ad una simile mansione ma sono risultati essere rappresentati in cerca di contratti per compagnie di erogazione del gas.

Probabilmente, come messo in atto da altri in passato, i due utilizzano la scusa del controllo del contatore per entrare in casa, ottenere informazioni del cliente (in particolare nome, cognome e codice cliente) per poi effettuare un cambio (non richiesto) del fornitore del gas (ma l’odioso giochino vale anche per fornitura di corrente elettrica e della linea telefonica). Il tutto all’insaputa della persona che si ritrova con un nuovo contratto senza averlo richiesto e senza che se ne possa accorgere (almeno fino all’arrivo della comunicazione di avvenuta sottoscrizione del nuovo contratto). A quel punto per tornare al vecchio fornitore del gas, il cliente si ritrova a dover perdere tempo con invio di fax, raccomandate, compilazione di moduli, telefonate ad addetti al call center: un vero strazio burocratico.

A tal proposito la questura invita i cittadini a “non aprire la porta a sconosciuti e ad avvisare subito le forze dell’ordine, chiamando il 113, in caso di persone o situazioni sospette”.

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