Equitalia, in provincia di Terni 7mila cartelle esattoriali rateizzate. Novità in favore dei contribuenti

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La cartella esattoriale rimane sempre sgraditissima questione ma, va riconosciuto, le istituzioni negli ultimi tempi si sforzano per indorare l’amara pillola destinata ai contribuenti. Più tempo per pagare a rate le cartelle, importo variabile a seconda delle necessità, meno documenti da presentare allo sportello per debiti inferiori a 20 mila euro. Sono alcune delle novità recentemente introdotte dal Parlamento e direttamente da Equitalia per consentire a cittadini e imprese di mettersi in regola con il fisco in modo più agevole.

Grazie a una serie di interventi normativi (decreto Salva Italia e decreto sulla semplificazione fiscale) e regolamentari (direttiva 7/2012 di Equitalia) oggi si può accedere con più facilità alla rateizzazione delle cartelle. Quella delle rate è una modalità di pagamento particolarmente apprezzata dai contribuenti ed in molti casi, non disponendo di sufficienti risorse economiche per ripianare il debito con il fisco, rappresenta una strada obbligata. Così dal 2008, anno in cui questo strumento è stato affidato direttamente ad Equitalia, sono state concesse più di un milione e mezzo di rateizzazioni per un importo che sfiora i 20 miliardi di euro. In provincia di Terni sono 7.297 i contribuenti a cui è stata concessa la rateizzazione di pagamento delle cartelle esattriali. Un totale di 76,5 milioni di euro che Equitalia riceverà a rate.

LE NOVITA’

Rate in proroga fino a 6 anni. Il decreto Salva Italia (decreto legge n. 201 del 2011) ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione: i contribuenti che dimostrino un peggioramento della loro situazione economica potranno richiedere la proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo ulteriore e fino a settantadue mesi (sei anni), purché non sia intervenuta decadenza. Con la proroga della rateizzazione il contribuente può chiedere rate di importo variabile e crescente per ciascun anno. Le rate variabili di importo crescente rispondono all’esigenza di agevolare il contribuente nella fase di difficoltà economica, con la previsione che in futuro la sua condizione migliorerà.

Rateizzazione più semplice per i debiti fino a 20 mila euro. Con la direttiva n. 7 del 1° marzo 2012 Equitalia ha portato da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto con una semplice richiesta motivata che attesti la propria situazione di temporanea difficoltà economica. Pertanto, non occorrono più documenti per dimostrare la situazione economico-finanziaria del contribuente, che restano necessari solo se il debito supera la nuova soglia.

Novità in favore delle aziende. L’indice alfa, parametro prima utilizzato per ottenere il rateizzo, servirà ora solo per determinare il numero massimo di rate che possono essere concesse. Si amplia così la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi non pagati.

Il decreto sulla semplificazione fiscale (decreto legge 2 marzo 2012, n.16) ha introdotto altre novità.

Rate flessibili. Fin dalla prima richiesta di dilazione è possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti anziché a rate costanti. Pertanto, le prime rate saranno più leggere e cresceranno nella prospettiva di un miglioramento della situazione economica del contribuente.

Il pagamento a rate blocca l’ipoteca. Equitalia non iscrive ipoteca nei confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto di pagare il debito a rate.

La rata apre la strada alle gare d’appalto. Il contribuente che ha ottenuto la rateizzazione non è più considerato inadempiente e può partecipare alle gare d’appalto.

Il mancato pagamento di una rata non implica la decadenza. Si decade dalla rateizzazione solo se non sono pagate due rate consecutive. Prima era prevista la decadenza con il mancato pagamento della prima rata o successivamente, di due rate, anche non consecutive.

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