“E’ con grande soddisfazione che annuncio a tutti la ricezione della lettera dell’avvocato Gubbiotti che mi preavvisa il deposito presso la Procura della Repubblica della querela nei miei confronti da parte dell’associazione Partito democratico della Provincia di Terni e dell’ingegner Andrea Delli Guanti segretario del Partito Democratico di Terni”. Con queste parole riportate in un comunicato stampa l’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli, rende noto che le polemiche sulla Festa Democratica alla Passeggiata avranno ulteriori sviluppi giudiziari.
“Nella lettera – spiega ancora l’esponente di Confimpresa – si fa riferimento al mio comunicato stampa del 16 agosto 2013 e ai contenuti scritti e fotografici presenti su una mia pagina di Facebook non meglio specificata. Riguardo alle pagine di Facebook da me gestite non capisco quale possano essere i contenuti che sarebbero oggetto di querela. Tutte le mie pagine sono piene di foto che denunciano fatti realmente accaduti e lo fanno in modo satirico. Ma Terni – prosegue – se si fa satira contro il Partito democratico o contro i suoi esponenti come Delli Guanti che ne è il segretario no, assolutamente no, ne va della loro onorabilità (sic!). Nelle dichiarazioni rilasciate dallo stesso alla stampa si leggono le intenzioni di denunciare chiunque voglia criticare il Partito e ledere la loro onorabilità, ergo il prode segretario comunale del Pd vuole denunciare mezza città? Perché di questo si parla, la maggioranza della città quotidianamente critica, parla male si sfoga contro il Partito Democratico e le decisioni della sua Giunta che ne rispecchia le finalità”.
Per quanto riguarda invece il comunicato stampa, scrive ancora Bartoli “è veramente allucinante perché il comunicato stampa del 16 agosto in cui annunciavo l’esposto in procura, non contiene altro che una serie di interrogativi posti al Sindaco, al segretario del Pd Delli Guanti e ad altri amministratori, e questi cosa fanno anziché rispondere alle domande? querelano”.
“Tutti mi conoscono a Terni – continua il comunicato di Bartoli – sanno chi sono, sanno che svolgo gratuitamente senza alcun compenso il ruolo di consigliere regionale di Confimpresa Umbria, sanno che non ho poteri forti alle spalle, sanno che la mia famiglia non è una di quelle potenti che amministra vasti interessi, mio padre è un ex dipendente comunale in pensione con sei figli, una famiglia semplice insomma come tante a Terni, semplice ma onesta. Ecco la gioiosa macchina da guerra di occhettiana memoria del Pd di Terni con tutto il suo apparato e i suoi avvocati ha deciso di sfidare un semplice cittadino che dalla sua può contare solo sul suo impegno civico, sul suo pc portatile e su un po’ di amici con cui da qualche tempo ha deciso di impegnarsi fattivamente per il bene della città”.
Bartoli ritiene che “questa mossa dal punto di vista politico sarà un vero e proprio harakiri, e che tanti altri si uniranno a me e ai miei amici per difendere una delle libertà fondamentali garantite dalla nostra carta costituzionale la libertà di parola e di espressione che a Terni è di fatto in pericolo. Sono assolutamente sereno nell’affrontare questa ennesima sfida convinto che non sarò solo ed integrerò a breve l’esposto presentato in Procura con nuovi fatti di cui sono venuto a conoscenza e che aggravano ancora di più il quadro accusatorio da me esposto nei confronti del Partito Democratico”.