Alla fine sono arrivate anche le carte e i documenti. Mentre proseguono polemiche di ogni tipo sulla Festa Democratica alla Passeggiata, l’esponente dell’Udc, Michele Rossi, fa sapere di aver avuto accesso agli atti sull’occupazione del parco da parte del Pd. In un comunicato rende ora noti numeri e dettagli.
In particolare Rossi sottolinea di aver “smascherato una bugia dalle gambe fin troppo corte” espressa dal segretario comunale del Pd, Andrea Delli Guanti, a proposito del pagamento della Tosap (la tassa dovuta da chi occupa il suolo o aree pubbliche). In un’intervista del 25 agosto il segretario aveva dichiarato: “Qualcuno dice che noi non paghiamo l’occupazione di suolo pubblico, quest’anno abbiamo pagato oltre 20 mila euro”. Afferma invece Rossi che “per l’anno in corso nessuno del Partito Democratico si è ancora recato presso l’ufficio ICA di Terni per provvedere non solo al pagamento ma nemmeno a farsi fare i conteggi e pianificare i pagamenti; questo ad appena un giorno dall’inizio della festa”.
Secondo i documenti in mano a Rossi, nemmeno in passato erano state versate cifre vicine ai 20 mila euro: “Per l’anno 2010 il Partito Democratico ha pagato circa 5 mila euro, per l’ anno 2011 e 2012 rispettivamente circa 9 mila euro” e aggiunge “ciò che si doveva per lo scorso anno 2012 non è stato ancora completamente onorato; ci risulta essere stata versata, dopo avviso di accertamento e messa in mora, appena la metà di quanto dovuto”.
Inoltre aggiunge l’esponente Udc “l’occupazione concessa è di ben 50 giorni” ad una tariffa diversa rispetto a quella applicata ai comuni cittadini. “La tariffa che normalmente viene applicata ad un comune cittadino è di € 3,87 al mq per un giorno di occupazione ma per una serie di agevolazioni, che è importante dettagliare e far conoscere (-80% per iniziativa politica, -50% se si superano i 30 giorni di occupazione, in più le superfici al disopra dei 1000 mq vengono conteggiate al 10%) questa passa all’irrisorio valore di € 0,38 al mq al giorno di occupazione”.
Il comunicato integrale di Michele Rossi:
“Non avrei mai voluto ragionare sui numeri, ho sempre preferito parlare di idee e di proposte , ma visto che sono stato chiamato in causa e se vogliamo anche sollecitato in proposito, mi sono impegnato a ricercare la veridicità di cifre che fin dal loro pronunciamento sembravano non aver senso.
Mi riferisco a quanto ammonterebbe la tassa di occupazione suolo pubblico pagata dal Partito Democratico per occupare il Parco della Passeggiata per l’annuale festa.
Cifre sparate in una recente intervista dal segretario comunale Delli Guanti con la sola finalità di dimostrare furbescamente una compensazione economica per le casse comunali a fronte di quella che il sottoscritto e non solo considera un scelta danneggiante, invasiva, antistorica, prepotente ed esclusivamente di parte.
Mi sono attivato con il mio partito affinché si verificasse e fosse chiaro una volta per tutte come e se il partito democratico paghi l’occupazione di suolo pubblico (TOSAP).
Prima di comunicare dati e cifre che per una questione di trasparenza ritengo giusto rendere pubbliche (l’avrebbero dovute comunicare gli interessati!), mi rivolgo direttamente al Segretario del Partito e vista la recente difesa, al Sindaco della nostra città.
A loro chiedo: vi sfido a produrre le ricevute dei versamenti effettuati per la festa di quest’anno; sarà impossibile perché quanto pubblicamente dichiarato è assolutamente privo di ogni fondamento; al pari di una fandonia.
Dopo aver offeso alcuni suoi cittadini (una incomprensibile caduta di stile del primo cittadino) ci si permette pure di prendere in giro la città e scorrettamente sparare dati inesistenti; questo è allo stesso modo intollerabile e deprecabile.
Ci avete invitato quasi con senso di sfida a procedere ad accertamenti e a fare chiarezza e così abbiamo fatto nel vero interesse della città.
E allora andiamo per ordine.
1) Da nostro accertamento abbiamo verificato che per l’anno in corso nessuno e dico NESSUNO del partito democratico si è ancora recato presso l’ufficio ICA di Terni per provvedere non solo al pagamento ma nemmeno a farsi fare i conteggi e pianificare i pagamenti; questo ad appena un giorno dall’inizio della festa.
2) Addirittura mentre a poche ore tutto si ripeterà, come da copione, nel più antico parco cittadino, ciò che si doveva per lo scorso anno 2012 non è stato ancora completamente onorato; ci risulta essere stata versata, dopo avviso di accertamento e messa in mora, appena la metà di quanto dovuto.
3) Per quest’anno i conteggi devono ancora essere fatti e non solo non è stato effettuato alcun versamento ma ancora nessuno si è mai visto a nome PD presso gli uffici dell’Ica.
E’ possibile che un piccolo imprenditore, una famiglia debba prima versare e poi avere un servizio dal Comune, mentre un partito si permette di fare e disfare e pagare quando più gli aggrada?
Domanda : Dove sono i €20mila euro che il segretario delli guanti afferma di aver pagato per quest’anno? Come si fa a sostenere pubblicamente? Crediamo di aver smascherato una bugia dalle gambe fin troppo corte.
Perché i cittadini sappiano le cifre molto lontane dalle dichiarazioni fatte: per l’anno 2010 il partito democratico ha pagato circa €5000, per l’ anno 2011 e 2012 rispettivamente circa €9000.
Molto poco considerando le cifre che girano in città; ovvero quanto richiesto a ditte private per affittare uno spazio gazebo per le loro esigenze promozionali e pubblicitarie.
4) Al fine di comprendere meglio la tematica e fare chiarezza occorre sottolineare che l’occupazione non riguarda l’intera area del parco, come dovrebbe essere, ma solo mq 2500 di essa, ovvero la sommatoria degli spazi occupati dalle strutture palchi e gazebo.
5) Gli atti amministrativi, cui naturalmente dipende il pagamento dell’imposta, sono le due autorizzazioni per le rispettive sagre, che però nella comunicazione pubblica diventano un unica festa. Addirittura dei due titoli che comparivano nel calendario delle sagre “Terni 2020 il tempo delle scelte” e l’altra “Partiamo da Terni”, sui manifesti affissi in questi giorni in città non ne troviamo più traccia e fantasiosamente troviamo comparire un ennesimo nuovo titolo “Rigenerare Terni” che comprende temporalmente la durata delle due feste/sagre.
In questo senso le anomalie sono molte man mano che approfondiamo l’analisi delle varie pratiche; infatti essendo in tutto il materiale istruttorio ben distinte le due feste (ad esempio troviamo due autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico) alcuni pareri come quello dell’Ufficio Gestione e Manutenzione vengono espressi non in maniera distinta ma come se si trattasse di una unica festa .
Allo stesso modo è grave che il parere della Soprintendenza sia unico per la generica “festa del PD” (così vagamente denominata!) e che nel parere ci si riferisca al solo periodo di svolgimento effettivo della festa (dal 29 Agosto al 15 Settembre) e non alla totalità della sua occupazione.
6) L’occupazione concessa è di ben 50 giorni, in modo inizialmente parziale secondo delle ragionieristiche gradualità dovute ai montaggi e smontaggi (solo per la durata effettiva della festa l’occupazione massima è di mq 2500).
7) Interessante anche il tema della tariffa applicata. La tariffa che normalmente viene applicata ad un comune cittadino è di € 3,87 al mq per un giorno di occupazione ma per una serie di agevolazioni ,che è importante dettagliare e far conoscere (-80% per iniziativa politica, -50% se si superano i 30 giorni di occupazione, in più le superfici al disopra dei 1000 mq vengono conteggiate al 10%) questa passa all’irrisorio valore di € 0,38 al mq al giorno di occupazione.
Personalmente ho evitato in maniera intenzionale di fare considerazioni politiche,che a questo punto ogni lettore, acquisite queste ultime informazioni, potrà autonomamente concludere.
Questo dovevamo alla città in termini di chiarezza e correttezza; sarebbe stato normale da parte dei diretti interessati; invece costoro hanno preferito trincerarsi su atteggiamenti arroganti e sbandierare cifre inesistenti nel solo tentativo di giustificare agli occhi dell’opinione pubblica quello che rimane un “atto violenza” ad un bene pubblico come un parco storico (sotto il vincolo monumentale!) perpetrata con l’aggravante della prepotenza politica”.
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