Feste di partito alla Passeggiata, Melasecche: ”Cultura della salsiccia per lucrare finanziamenti”

Alla vigilia dell’inaugurazione della nuova stagione di eventi estiva che si svolgerà presso La Passeggiata di Terni, zona Anfiteatro, si riaccende la polemica sulle feste, soprattutto di partito, che proprio in quel luogo si svolgono ogni anno. Il consigliere comunale d’opposizione dell’Udc, Enrico Melasecche, attraverso un comunicato, chiede al sindaco come mai un parco preservato dalla Soprintendenza, di valore artistico, storico e naturalistico, venga da molti anni usato per feste di partito che hanno lo scopo di lucrare. Melasecche chiede anche se via sia una disparità di trattamento tra i comuni cittadini e il Partito Democratico: in particolare viene chiesto se tutti i controlli previsti per i normali lavoratori (da parte di Arpa, Forestale, Vigili del Fuoco ecc), scattino anche per la Festa Democratica.

“La Passeggiata, il parco per eccellenza di tutti i ternani – dichiara Melasecche – costituisce un unicum: parco naturalistico, parco storico ed archeologico, parco giochi per i bambini, per fare sport e per socializzare. Quindici anni fa fu recuperata mirabilmente, quale auditorium, la Chiesa del Carmine, abbandonata a se stessa da oltre un secolo, cui seguirono lavori di recupero e valorizzazione dell’Anfiteatro Romano, una delle testimonianze più importanti della presenza dell’antica Roma nella nostra città. Costituisce un tutt’uno con la cattedrale ed il complesso architettonico della diocesi e costituisce un valore inestimabile nel quartiere Duomo, il cuore antico di Terni, assolutamente da preservare. Ma confina anche con il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, un luogo sacro per i valori cui la politica fa di tanto in tanto riferimento”.

“Per tutto questo, la Giunta liberaldemocratica di cui feci parte – continua Melasecche – deliberò convinta che mai più quei luoghi sarebbero stati concessi ai partiti, ad alcun partito, per festival rumorosi e mangerecci, vere e proprie invasioni di campo della politica, per lucrare finanziamenti sotto molti aspetti impropri. La cosa grave, indice di una sensibilità da ippopotami ed una cultura della salsiccia, la Giunta Raffaelli, tornò a violare quei luoghi, per consentire alle finanze del proprio partito di rimpinguarsi, vendendo spazi pubblici a scopo commerciale, in una sagra paesana che ha pur diritto di esistere ma non di certo in quel contesto. Di Girolamo, ex segretario politico dello stesso partito, continua imperterrito a deliberare, in palese conflitto di interessi, a favore del PD, in danno degli interessi più generale di tutti i ternani, di cui dovrebbe essere primo cittadino. C’è da chiedersi se tale uso lo avesse fatto un avversario politico, quale pandemonio avrebbe scatenato contro?”.

Il consigliere dell’Udc continua ponendo delle domande ai vari organi di controllo, come Arpa, guardia forestale e vigili del fuoco, molto esigenti quando un privato organizza manifestazioni di carattere pubblico, in merito al rispetto di tutte le normative e la richieste delle relative autorizzazione.

“Qualche semplice domanda – scrive Melasecche:

“Visto che però i nostri appelli, pacati quanto ironici – conclude Melasecche – avvenuti ripetutamente nel corso di questi tre lustri, hanno solo sollevato qualche stanca battuta di irrisione e visto che la politica è sempre più cieca e sorda, chiediamo con una interrogazione puntuale al Sindaco di fornirci alcuni documenti che possano svelare alla collettività i tanto misteri che avvolgono questa vicenda, ma chiediamo anche a tutti gli organi preposti istituzionalmente a concedere le autorizzazioni e ad effettuare i doverosi controlli, di battere un colpo. Ci auguriamo che questo ennesimo appello non cada nel vuoto dell’indifferenza generale”.

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