Fondi neri e tangenti, maxi-operazione carabinieri, un arresto anche a Terni

Un’indagine dei carabinieri che ha scoperchiato un giro di fondi neri e tangenti ed ha portato ad undici misure cautelari, tra le quali un anche a Terni. I fatti riguardano le opere di metanizzazione nei comuni dell’isola di Ischia.

Le attività investigative dei carabinieri del nucleo per la tutela dell’ambiente sono iniziate nella primavera del 2013 e secondo i militari, hanno consentito di dimostrare come il responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo Cpl Concordia (Cooperativa produzione lavoro, società leader nella realizzazione di strutture per il trasporto del gas nonché per il facility ed energy management), con la complicità di diversi altri dirigenti della stessa società (tra i quali il ternano arrestato) oltre che un imprenditore casertano, abbia costituito fondi neri mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con una società tunisina riconducibile allo stesso responsabile del gruppo Cpl. Fondi neri poi utilizzati per pagare delle tangenti a pubblici ufficiali al fine di aggiudicarsi appalti pubblici, “in un assetto sistematicamente teso a turbare la libertà degli incanti”.

In particolare, secondo l’accusa, l’appalto di metanizzazione del Comune di Ischia e dei Comuni di Lacco Ameno e Casamicciola Terme è stato affidato alla Cpl grazie all’interessamento del sindaco di Ischia, e alla complicità di un dirigente dell’ufficio tecnico dello stesso Comune. In cambio dell’assegnazione della commessa, il primo cittadino ha ottenuto l’assunzione del proprio fratello, quale consulente della citata società e la stipula fittizia di due convenzioni che prevedevano l’impegno della Cpl Concordia ad erogare la somma complessiva di 320 mila euro all’albergo di proprietà della famiglia del Sindaco, a fronte della “messa a disposizione” di alcune stanze durante le stagioni estive 2013 e 2014 per i dipendenti della società modenese.

Questa mattina sono scattate le manette per 9 persone e l’obbligo di dimora per altre due. L’operazione ha interessato Roma, Napoli, Caserta, Modena, Mantova, Savona e Terni. Gli arrestati, si trovano nel carcere di Poggio Reale (Napoli).

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