Fontana di piazza Tacito: dopo il pennone perde anche pompaggio acqua. Il de profundis di Rossi

Costruita nel 1932, la Fontana di piazza Tacito simboleggiava la profonda trasformazione industriale, economica e sociale della città di Terni avvenuta grazie alla crescente importanza delle acciaierie e intendeva celebrare l’elemento naturale che la rese possibile: l’acqua. Proprio l’acqua nella vasca, scorrendo sul catino decorato con i simboli dei segni zodiacali, rappresentava la sorgente; precipitando poi nella seconda vasca posizionata più in basso, alludeva all’intervento dell’uomo sulla natura al fine di creare energia. L’alto pennone metallico rappresentava il maestoso prodotto finale di tale processo: l’acciaio.

Ebbene, dei due elementi caratterizzanti, l’acqua e l’acciaio, non rimane più nulla. La Fontana di piazza Tacito lo scorso luglio ha perso il pennone (qui l’articolo) e da due settimane anche il sistema di pompaggio dell’acqua. E’ rimasta a secco a causa di un guasto elettrico: probabilmente i cavi elettrici che la alimentavano sono stati tranciati da ratti. Anche il magnifico mosaico realizzato da Corrado Cagli rappresentante i segni zodiacali è praticamente scomparso, consumato dal tempo e dalla mancata manutenzione. In sostanza, agli occhi di un forestiero, la Fontana di piazza Tacito oggi non rappresenta più nulla. Anzi, essendo priva di acqua, tecnicamente non è più nemmeno una fontana: è ormai un blocco di granito, marmo e cemento di forma circolare, sudicio al proprio interno; degradato e dall’aspetto insalubre dall’esterno.

Oggi l’esponente di Udc di Terni, Michele Rossi, in una nota accusa l’Amministrazione comunale di aver abbandonato al suo destino uno dei simboli della città e recita il de profundis della Fontana:

“Mentre giunge la notizia (dopo quasi due anni!) che completati i lavori all’impianto elettrico, la Cascata delle Marmore in occasione del prossimo San Valentino ritroverà la sua illuminazione, particolare ed artistica secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione comunale e permetterà di far apprezzare anche in notturna quello che è il nostro bene più prezioso, un altro importante monumento cittadino rimane addirittura senza corrente …e così si spegne definitivamente subendo quello che può considerarsi il colpo di grazia alla sua lenta e lunga agonia. Si tratta della amata fontana di Piazza Tacito, simbolo della città.

Per anni nonostante sia stata mutilata del suo pennone, ridotta a vero e proprio cestino a cielo aperto, abbia perso definitivamente i suoi preziosi e artistici mosaici e più in generale abbia subito l’abbandono e il menefreghismo amministrativo non si era mai fermata; nonostante tutto il degrado che la colpiva aveva continuato a funzionare, a gettare acqua quasi ininterrottamente …quasi a testimonianza dell’esistenza di quel minimo di forza e funzione che poteva mantenerla ancora in vita. Ha resistito strenuamente per mesi fino a questo duro colpo di grazia; da quasi due settimane è completamente spenta. La causa, così come mi è stato riferito dagli uffici comunali competenti, è da ricercare nella probabile interruzione del cavo elettrico che porta corrente dalla cabina, posta sotto l’ex palazzo della banca d’Italia, all’impianto elettrico della fontana; un bel problema visto che ora bisognerà individuare il punto esatto dove questo è stato tranciato probabilmente ad opera dei ratti.

Questa la fine ingloriosa di una fontana il cui valore non solo artistico ma sopratutto affettivo è incalcolabile. Si spegne così la fontana ma non l’attenzione dei nostri concittadini… basta infatti postare su Facebook una foto dello stato attuale per ricevere l’ennesima valanga di messaggi e testimonianze di indignazione.

Sono ormai anni che mi batto per la riqualificazione dell’opera, denunciando puntualmente l’avanzare inarrestabile del degrado e dell’abbandono. Eppure ogni anno ritrovo nel bilancio le risorse economiche necessarie, si tratta però di risorse aleatorie perché frutto dell’auspicabile conclusione positiva per il Comune di Terni del lungo contenzioso ancora in atto e arrivato addirittura al T.A.R.; quello con i proprietari dei parcheggi sottostanti che, da quanto mi è dato sapere, viene portato avanti caparbiamente dall’Amministrazione che lo preferisce ad un accordo transattivo che potrebbe far entrare nelle casse comunali subito utili risorse; contemporaneamente l’amministrazione respinge anche la possibilità che alcune delle opere della fontana vengano realizzate dai privati a sanatoria della causa. Di tempo ne è passato fin troppo, intanto l’abbiamo persa”.

Aggiornamento ore 14,00: L’assessorato ai Lavori pubblici rende noto che per il fine settimana entrerà in funzione l’impianto di alimentazione idrica. “Si stanno concludendo, infatti, i lavori effettuati dal comune di Terni per il ripristino del cavo di alimentazione elettrico che risale agli anni ’60. Il vecchio cavo è stato rimosso, grazie anche a un intervento sulla sede stradale, installato quello nuovo, assicurando così l’erogazione di energia elettrica che alimenta il sistema idraulico”.

“Una primissima risposta – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci – è stata data garantendo almeno il funzionamento della fontana e la sua illuminazione. Rimane apertissimo il tema del restauro per il quale stiamo lavorando innanzitutto a riguardo il reperimento delle risorse economiche”.

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