Futuro Ast Terni, Fiom Cgil: ”Serve rapida risposta da antitrust e piano industriale di Outokumpu”

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Cresce la preoccupazione e con essa la richiesta di far chiarezza sulle sorti future dello stabilimento Tk-Ast di Terni, dopo le voci circolate sulla razionalizzazione dei costi per un totale di circa 60 milioni di euro (qui l’articolo) e la probabile permanenza in vita del sito produttivo tedesco di Krefeld che potrebbe compromettere quello ternano.

Sulla questione si è pronunciata la Fiom Cgil di Terni che chiede “assoluta necessità di arrivare in tempi rapidi al positivo pronunciamento della commissione Antitrust”, come “primo passo fondamentale per la realizzazione del processo di fusione” tra Inoxum e Outokumpu. In una nota il sindacato di categoria spiega di ritenere indispensabile e non più rinviabile, all’indomani del pronunciamento dell’Antitrust stesso, “il confronto con Outokumpu per conoscere nel dettaglio il piano industriale e gli effetti che questo avrà sul sito di Terni”. “In quella fase – spiega la Fiom – avremo tutti un quadro preciso e definito della strategia industriale di Outokumpu e del ruolo che Terni avrà all’interno della nuova multinazionale con relativi assetti produttivi, impiantistici ed occupazionali”.

In merito alle posizioni assunte nei giorni scorsi da altre sigle sindacali locali, la Fiom precisa anche che “alimentare sterili ed inutili preoccupazioni, che vanno oltre quelle che già abbiamo, non fa altro che confondere le idee con il rischio di ledere l’azione unitaria dei lavoratori e con il pericolo di non farci raggiungere a pieno gli obiettivi che ci siamo prefissati. E’ responsabilità di tutti, in una fase delicata come questa, discutere in modo concreto e pragmatico delle cose reali, di quello che ufficialmente conosciamo e sappiamo attenendoci agli atti ufficiali della multinazionale e su questi costruire, eventualmente, la nostra azione sindacale. Come Fiom Cgil – conclude la nota – sappiamo, come tutti i lavoratori, delle difficoltà economiche del gruppo e delle ipotesi in campo finalizzate a fare efficienza e razionalizzare i costi ma diciamo con chiarezza e convinzione, da subito, che non accetteremo mai che ipotetici tagli riguardino i posti di lavoro”.

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