Giovannini: ”Non c’è bisogno di un nuovo ospedale, va ristrutturato e modernizzato il Santa Maria”

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Non c’è bisogno di un nuovo ospedale a Terni, ma il Santa Maria va ristrutturato e modernizzato. Così si riassume il pensiero del direttore generale dell’azienda ospedaliera, Gianni Giovannini, che in un’intervista a rilasciata a Giuseppe Magroni del Corriere dell’Umbria è intervenuto sulla proposta di rottamare il Santa Maria da parte del Comitato e dell’Ordine provinciale dei medici guidato da Aristide Paci.

In dettaglio, come riportato sull’articolo di Terni Oggi del 21 marzo, il comitato propone di risparmiare i 59 milioni di euro per il nuovo ospedale di Narni-Amelia più i 24 milioni di euro per il restyling del Santa Maria, ed utilizzarli per un nuovo comprensorio ospedaliero sulla Marattana. In merito a ciò, Giovannini dice che una struttura del genere non è fattibile per vari aspetti.

Il direttore generale del Santa Maria spiega che un nuovo ospedale, a detta di esperti, costerebbe come la gestione annua del Santa Maria, circa 175 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 59 milioni di euro per la nuova struttura ospedaliera di Narni per un totale di 230 milioni e non 110 come detto. Inoltre, verrebbero buttati circa 15 milioni di euro che sono stati spesi per il nuovo blocco operatorio e per il dipartimento emergenza accettazione. Oltre a tutto ciò, per Giovannini, verrebbero buttati altri 15 milioni spesi per la nuova facolta di Medicina, che funzionerebbe adeguatamente soltanto a ridosso dell’ospedale, e i 7 milioni del nuovo Centro di ricerca sulle staminale. La città della salute, che si sta realizzando passo dopo passo, andrebbe così a scomparire.

Sulla possibilità di spendere i 59 milioni di euro del nuovo ospedale di Narni-Amelia per rimodernizzare il Santa Maria e costruire vicino un nuovo padiglione della riabilitazione, il direttore definisce queste scelte come politiche, dicendo che la nuova struttura, se messa a pieno regime, servirà ad ammortizzare gli eccessivi carichi di lavoro per la riabilitazione, ma anche per la medicina e per la chirurgia di medio bassa specialità.

In conclusione Giovannini pensa che, con l’adeguamento dell’ospedale e la costruzione a fianco della nuova sede Asl, si andrebbe a risparmiare sui costi di gestione, si offrirebbero più servizi ai cittadini e si risolverebbe il problema della viabilità e dei parcheggi.

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