I sindacati di Palazzo Spada chiedono di ridurre spese e numero di assessori

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Ormai è noto, il Comune i soldi non li ha ma, nonostante tutto, pare che Palazzo Spada continui a sprecarne. E’ ciò che mettono in evidenza le Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) tramite un documento di cui stamattina Andrea Giuli rende conto sul Giornale dell’Umbria.

Le Rsu prendono di mira la macchina riorganizzativa del Comune, soprattutto il quadro dirigenziale, i funzionari, il prossimo trasferimento degli uffici nei locali di corso del Popolo e l’assetto di giunta.

I sindacati di categoria nel documento mettono in evidenza la scarsa chiarezza riguardo i nuovi strumenti di organizzazione, programmazione e verifica chiedendo l’annullamento della scheda di auto-misurazione (i singoli dipendenti la dovrebbero compilare in merito al proprio lavoro) che, secondo le Rsu, non convince assolutamente: la sua compilazione dovrebbe essere responsabilità dello staff dirigenziale.

Per quanto riguarda il trasferimento nei nuovi locali, i sindacati sottolineano il crescente malumore dei lavoratori in merito ai cosidetti open space, in quanto ritengono che possono precludere in futuro la qualità dei servizi offerti. Le Rsu si scagliano inoltre contro le posizioni organizzative chiedendo l’annullameto della decisione di conferimento di 5 posizioni (indennità economiche di responsabilità) ad altrettanti funzionari perchè non è il momento opportuno visti i problemi a far quadrare il bilancio.

In conclusione al documento, i sindacati propongono di ridurre gli assessori di due unità e il fondo destinato ai dirigenti per l’indennità di posizione, in modo tale da destinare le risorse risparmiate all’integrazione del salario accessorio di tutti i lavoratori, visto lo stop del turn-over e il conseguente maggior carico di lavoro per tutti coloro che restano.

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