I Terni Steelers perdono la prima a Grosseto, ma la strada è quella giusta

Ad un’occhio poco attento, il debutto stagionale dei Terni Steelers, avvenuto ieri in casa dei Grosseto Veterans, potrebbe sembrare amaro. E se per una delle squadre da sempre al vertice del campionato di terza divisione una sconfitta, per giunta in casa dei “rivali” di lungo corso Veterans, una sconfitta non fa mai piacere, quella di ieri va sicuramente contestualizzata.

Si perchè la coaching staff guidata dall’ head coach Alessio Limongelli, coadiuvato dall’esordiente assistant Cristina Stella, nonchè dai capitani Lattanzi e Addario e dal sempre presente Andrea “Asso” Conti, ieri, più che un risultato, cercava risposte.

Risposte fatte non di numeri, non di touchdown e di placcaggi, ma da atteggiamenti, cercavano le prove, che gli ultimi mesi di lavoro, avessero costruito, prima di tutto una squadra.

E la giornata in terra maremmana, per i colori giallo-neri, non è che sia iniziata nel migliore dei modi. Infatti pronti via, e il lungo calcio di Poletti viene raccolto da Setti, che si insinua in mezzo ad un gruppo di spaesati Steelers, molti di cui alla prima vera azione in un campo da football, per fermarsi solo varcata l’endzone.

10 secondi e 6 a 0 Veterans.

Ma la voglia di dimostrare è troppo forte per i giovani ternani, e cambiato fronte di gioco, il nuovo attacco guidato da Limongelli, dimostra di non aver accusato il colpo, e inizia a macinare una yard dietro l’altra, e con una linea d’attacco sugli scudi riescono a divorare tutto il campo via terra, fino a a che il rientrante Alessio “Fargu” Falchi non mette a segno la prima meta del 2018 per i Terni Steelers, impattando la sfida sul 6 pari.

L’inizio del solito botta e risposta che dura ormai da 7 anni fra Terni e Grosseto? Non proprio.

Perchè passata l’euforia iniziale gli Steelers iniziano a diventare sempre più contratti, accusando probabilmente lo shock dell’esordio, e i Veterans non si lasciano scappare l’occasione, e con la premiata ditta Tarroni e Cannatella iniziano a scherzare di una difesa Steelers totalemente disorientata, mettendono a segno TD a ripetizione, portando il risultato sul 33 a 6.

Unica soddisfazione di un primo tempo mai giocato dagli Steelers è il TD ricevuto dal solito Crocelli, dalle mani di un Lattanzi tornato in campo dopo il brutto infortunio che lo ha costretto alla sideline nel finale della scorsa stagione, nella nuova veste di QB tuttofare.

33 a 12 all’intervallo e partita che non è mai stata in discussione.

Risposte, quelle che Limongelli cercava, che sono arrivate, e purtroppo per i gialloneri sono state tutte negative.

Ma quando si ha un cuore d’acciaio, nulla ti può spaventare, e negli spogliatoio del campo sportivo Bruno Passalacqua qualcosa accade, e quando i referee danno il via alla seconda metà di gioco, si capisce subito che qualcosa è cambiato.

Il panico della prima è passato, e le riposte che a Terni cercavano iniziano ad arrivare, con la difesa Steelers che si ricorda improvvisamente del suo glorioso passato, e scrive un doppio zero sulle caselle dei punti subiti nel terzo e quarto quarto, con il Ciccheti che riporta un pallone lanciato da Tarroni dopo la provvidenziale deviazione di Poletti, e Albini che raccoglie un fumble perso dallo stesso Tarroni.

Gli Steelers, spinti dalla loro difesa iniziano a crederci, e come era finito il primo tempo inizia il secondo, con Lattanzi che trova ancora in Endzone Crocielli per il 33 a 18 e poco dopo manda in meta anche Varriale per il 33 a 24 con cui finisce il terzo quarto.

Il quarto quarto, continua sulla stessa linea del terzo, ma alcuni decisivi stop della difesa Vets, riescono a togliere il ritmo agli Steelers, che costretti al punt, riescono a riprendere palla quando ormai, c’è più poco da fare.

33 a 24 Veterans è il risultato finale.

Una vittoria ampiamente meritata per Grosseto, che da subito ha affrontato la partita con il piglio giusto giocando 4 quarti del buon football che ha sempre contraddistinto i Veterans, mentre gli Steelers, tra emozione e tensione, hanno aspettato la seconda parte del match per scendere in campo.

Ma come detto, questi nuovi Steelers non cercavano il risultato nella giornata di ieri, bensì cercavano una risposta.

Volevano capire se il lavoro svolto negli ultimi 6 mesi, fosse tempo sprecato o no, dubbio lecito, quando una squadra decide di ripartire praticamente da zero.

La risposta è arrivata, e mai una sconfitta è stata così ben accolta in casa Steelers, perchè i dubbi più importanti sono stati fugati, una gruppo di gente per la metà composta da rookie, ieri si è presentata al suo primo appuntamente in Terza divisione, e prima che uscire dal campo sconfitta, è uscita dal campo come una squadra, come una famiglia.

Certo, le cose da aggiustare sono molte, questo è sotto gli occhi di tutti, sia in attacco, che in difesa, che negli special team, ma se prima c’era un dubbio, adesso c’è un certezza.

Per i Terni Steelers, la strada intrapresa, è quella giusta.

Stampa