Il sindaco Di Girolamo: ”Cinque ragioni per cui non è possibile realizzare un nuovo ospedale”

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Aristide Paci in qualità di presidente del Comitato Cittadino per la Difesa dei Livelli Ottimali di Assistenza e per il Rilancio delle Attività Sanitarie nella Comunità Ternana, ha criticato più volte la situazione attuale della sanità ternana e polemizzato duramente nei confronti della riforma della sanità umbra. Si è fatto anche promotore della richiesta di un nuovo ospedale, da edificare a Maratta, per sostituire il Santa Maria. Oggi il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha risposto trovandosi d’accordo su alcune critiche ma bocciando del tutto l’ipotesi di un nuovo ospedale giudicata irrealizzabile per cinque concreti motivi.

“Caro Aristide, rispondo nella forma che tu, a nome del Comitato cittadino per la Difesa dei Livelli Ottimali di Assistenza e per il rilancio delle Attività Sanitarie nella Comunità ternana, hai scelto per interloquire con la città e con le istituzioni: quella della lettera aperta.

Lo faccio dopo aver cercato, inutilmente a quanto sembra, di argomentare tutte le riserve in merito alla vostra proposta di realizzare un nuovo Ospedale comprensoriale per le comunità di Terni, Narni ed Amelia, sia durante le occasioni pubbliche che ci avete offerto, sia sulla stampa che nel corso di un recente Consiglio Comunale che si è tenuto su questo tema.

Gli investimenti strutturali nel settore della sanità hanno avuto, in Umbria, due fasi: il Piano degli investimenti 1988-2009 e quello 2010-2012.

Il Piano degli investimenti 1988-2009 si è potuto giovare in primo luogo dei fondi ex art. 20 della legge 67/88 e di altri fondi specifici (da quelli per l’attività libero-professionali a quelli per la lotta all’AIDS) e, con l’integrazione delle risorse regionali della legge 77/2004, ha sostenuto un vasto programma di ammodernamento e qualificazione della rete ospedaliera con la realizzazione di:

– Polo Unico Ospedaliero – Universitario di Perugia

– Ospedale di Città di Castello

– Ospedale di Orvieto

– Ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino (fondi INAIL)

– Ospedale di Foligno

– Ospedale di Todi – Marsciano

– Ammodernamento Ospedale di Spoleto

– Riconversione presidio ospedaliero di Trevi

– Realizzazione DEA Ospedale di Terni

– Realizzazione RSA Le Grazie di Terni

Il nuovo Piano, quello 2010-2012, facendo il conto con la già forte diminuzione del fondo ex art. 20, ha programmato le opere finalizzate a completare il processo di ammodernamento e riqualificazione della rete ospedaliera regionale. In particolare prevede:

– la realizzazione dell’Ospedale di Narni – Amelia, con scopo prevalentemente riabilitativo

– la realizzazione del nuovo Ospedale del Trasimeno

– adeguamento impiantistico, tecnologico e per la sicurezza dell’Azienda Ospedaliera di Terni.

Rispetto a Narni-Amelia è stato sottoscritto l’accordo di programma, è stato presentato il progetto ed il piano finanziario, mentre per quanto riguarda l’Ospedale di Terni la Regione ha erogato interamente la somma a proprio carico, circa 7 ML di euro, con la quale si sono iniziati i lavori di adeguamento. Resta l’incertezza, malgrado l’impegno dell’attuale governo, sulla reale disponibilità dei fondi statali, che erano stati “requisiti”, a suo tempo, dal ministro Tremonti.

Tenendo presente questo quadro, che in maniera molto schematica ho provato a fornire, perché le istituzioni umbre, dalla Regione alla Provincia di Terni ai Comuni di Terni, Narni ed Amelia, ritengono non percorribile la vostra proposta?

Cercherò di spiegarlo:

1) In una fase nella quale non sono disponibili risorse per investimenti e si fa fatica anche ad avere certezze su somme modeste già assegnate (17 ML € per Terni e 19 ML € per Narni-Amelia), pensare di poter disporre delle centinaia di milioni necessarie per un nuovo Ospedale ad alta tecnologia da 600 posti letto per acuti ed almeno 70 – 80 per riabilitazione, non ci sembra realistico.

2) Comunque i tempi necessari per costruire gli accordi, individuare l’area, fare le varianti, la progettazione, la gara, la realizzazione del manufatto e di tutte le infrastrutture, comporterebbero inevitabilmente la impossibilità di mantenere efficienti le attuali strutture che andrebbero inevitabilmente incontro a decadenza con grave nocumento per la tutela della salute dei nostri concittadini e la professionalità dei nostri sanitari.

3) La rinuncia alle somme stanziate significherebbe inevitabilmente la loro perdita definitiva, dato che il meccanismo che regola la loro allocazione non ne permette la riallocazione facoltativa.

4) Rimane inderogabile comunque la necessità di dotare la nostra ASL di una struttura specifica per la riabilitazione, attualmente mancante, che permetterebbe di risparmiare gran parte dei milioni di euro che ci costa la mobilità passiva in questo settore e di dare ai nostri cittadini un servizio di cui c’è sempre più necessità.

5) La dislocazione in un’altra zona della città del nosocomio cittadino farebbe venir meno quella “città della della salute” a Colle Obito per cui si è lavorato in tutti questi anni. Ricordo che la struttura della ex Milizia è pressoché terminata e potrà in breve essere messa a disposizione per le attività scientifiche collegate alle cellule staminali del sistema nervoso e che a settembre aprirà la nuove sede della Facoltà di Medicina con le aule per la didattica, la biblioteca, i servizi per gli studenti, gli studi per i docenti ed i laboratori di ricerca. A queste strutture, nei nostri programmi si dovrebbe aggiungere la realizzazione di una nuova sede ASL, il cui progetto preliminare è stato riadattato alla nuova situazione e su cui si sta cercando di costruire la praticabilità finanziaria.

Come vedi i motivi che ci fanno dissentire dalla vostra proposta sono reali, concreti e non frutto di posizioni aprioristiche o di inesistenti sudditanze.

Rispetto alle altre questioni che voi ponete invece vi dico che coincidono con quelle che i Consigli comunale e provinciale di Terni hanno evidenziato, discusso e votato e su queste vi assicuro il mio impegno. Con stima ed amicizia. Leopoldo Di Girolamo”.

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