Incendi, Comune di Terni: ”Vincoli sui terreni bruciati, impossibili le speculazioni”

“La normativa è chiara e il Comune di Terni, anche grazie alla proficua collaborazione con il corpo Forestale dello Stato la applica in maniera attenta: i terreni percorsi dal fuoco ricadono sotto una serie di vincoli che non lasciano spazio a speculazioni di tipo edilizio”, dichiara l’assessore all’Urbanistica Marco Malatesta. Insomma, chi ha in mente di bruciare la vegetazione per poi sfruttare in altri modi la zona disboscata, ha fatto male i suoi conti.

L’amministratore comunale ricorda le norme e le procedure sugli incendi boschivi. La Forestale trasmette al Comune il fascicolo con il foglio notizie degli incendi, insieme alla mappatura della zona percorsa dal fuoco. La direzione urbanistica del Comune provvede a riportare le aree in questione nei vincoli del Prg, in base alla legge 353 del 21/11/2000. I vincoli prevedono divieti che vanno dai 15 anni per una destinazione diversa ai fini urbanistici, 10 anni per la realizzazione di edifici nonché di infrastrutture finalizzate ad insedimenti civili ed attività produttive, 5 anni per le attività di rimoboschimento, 10 anni per il pascolo e la caccia.Negli ultime tre anni sono state vincolate tre aree interessate da incendi segnalati al Comune di Terni: località Pian dei Prugnoli a Giuncano Scalo; Piediluco; Rocca San Zenone. Gli elaborati grafici sono stati adottati dal consiglio comunale e sono stati inviati alla Regione.

“E’ evidente – conclude Malatesta – che nel nostro territorio il sistema di segnalazione e assoggettazione ai vincoli, funziona e quindi non c’è spazio per chi vuole speculare dal punto di vista edilizio. Purtroppo il fenomeno degli incendi dolosi è allarmante, costituisce una vera e propria piaga che arreca danni rilevantissimi al patrimonio boschivo, alle attività produttive e che a volte vede anche un tributo di vite umane, ma almeno il pericolo di cementificazioni è scongiurato”.

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