Infiltrazioni d’acqua nelle sale operatorie del Santa Maria: interventi chirurgici annullati

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Attendevano di essere operati ma quando è arrivato il giorno dell’intervento chirurgico, si sono sentiti dire che sarebbe stato rinviato a data da destinarsi. Protagonisti della vicenda sono alcuni ricoverati dei reparti di Neurochirurgia ed Ortopedia dell’ospedale Santa Maria di Terni che, tra rabbia e sbigottimento, non sono stati operati nella data programmata perché le sale operatorie dei due reparti erano inagibili.

La causa del disservizio sanitario è tutta da imputare allo stato di degrado infrastrutturale in cui versa parte del nosocomio ternano. Infatti, riporta il Messaggero, a causa delle piogge torrenziali di questi giorni, le due sale operatorie sono state vittime di numerose infiltrazioni d’acqua che non hanno permesso il normale svolgimento delle operazioni, venendo a mancare la sterilità degli ambienti. Pazienti che non sono stati neanche potuti essere trasferiti in altre sale visto che erano già occupate dagli altri reparti.

L’Ospedale può contare numerose eccellenze tra il personale medico dei vari reparti, come la stessa Neurochirurgia che è stata protagonista del primo trapianto al mondo di cellule staminali in un soggetto affetto da Sla (qui l’articolo). Medici ed infermieri si ritrovano però a dover lavorare in una struttura tutt’altro che impeccabile. Carenze che sono emerse anche la scorsa estate con l’aria condizionata non funzionante in alcuni reparti.

Eppure l’assessore alla Sanità regionale, Franco Tomassoni, aveva annunciato lo scorso 16 ottobre degli interventi di miglioria nel breve per l’ospedale di Terni dichiarando che la Regione aveva approvato lo stanziamento pluriennale di fondi per un totale di circa 24 milioni (qui l’articolo). Ad oggi, vista la presenza d’infiltrazioni d’acqua nelle sale operatorie, evidentemente è stato fatto ben poco. Anche il direttore generale dell’azienda ospedaliera ternana, Gianni Giovannini, ammette che ci sono gravi problemi strutturali all’interno del nosocomio, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate al Messaggero: “E’ vero, ci sono stati vari episodi in cui si è verificata infiltrazione d’acqua dal soffitto. Tanto è vero che un anno fa abbiamo provveduto a rifare tutta la guaina del tetto, un lavoro di impermeabilizzazione completo, poi si è verificata l’occlusione dei canali pluviali di scolo e siamo intervenuti anche lì. Stamattina l’ufficio tecnico ha di nuovo messo mano alla questione, si tratterebbe di infiltrazioni che derivano dalla non perfetta adesione del vecchio e del nuovo edificio. Forse dovremo intervenire con una nuova tettoia”. Lavori effettuati, pagati, ma come riferito dal direttore non sono serviti a nulla visto che sarà necessario intervenire di nuovo.

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