Intervista ai Buddy Kane

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Per valorizzare e premiare alcuni dei più meritevoli, la nostra redazione, selezionerà e presenterà al nostro pubblico un gruppo emergente al mese.  Ci siamo recati sabato all’EXIT di Palmetta e conosciuto un gruppo punk-hardcore che risponde al nome di Buddy Kane. Avevo avuto modo di vedere altre loro esibizioni ed ero rimasto particolarmente colpito dalla perentoria abilità della band nel suonare e nel costruire un validissimo liveshow. Per chi non lo sapesse il punk-hardcore è un sottogenere del rock, caratterizzato da riff di chitarra semplici, screaming del cantante e alta velocità della musica. Un genere non proprio passato per tutte le radio e suonato non di certo nelle sagre di paese. Una musica fondata sul disagio giovanile, una musica violenta costituita da una sezione ritmica granitica e  tendenzialmente affrescata da un testuale di denuncia.  Loro tutti questi requisiti li rispettano. Conosciamoli.

Come mai ragazzi il nome Buddy Kane?

Marco: Il nostro nome è un omaggio a un’attore del film “American Beauty”. Buddy Kane nel film è il Re dell’immobiliare, il tizio con cui avrà la relazione extraconiugale la moglie del protagonista. Il nome suona cattivo a sentirsi, poi lui nel film è un bastardo quindi abbiamo deciso che è un ottimo nome.

Ragazzi da chi è composta la vostra line up di fronte al pubblico?

Leonardo Agabiti al  basso, Marco Tortorelli alla chitarra, Fargo alla batteria e Samuel alla voce.

Buddy Kane

Avete mai avuto dei “rimpasti di formazione”?

Marco:  In realtà all’inizio eravamo in cinque, poi il gruppo circa cinque anni fa si è sciolto. Ognuno di noi ha intrapreso dei progetti personali, io ad esempio ho suonato nei Goh e nei Dusk.

Come vi sentite nel suonare di nuovo assieme dopo cinque anni?

Fargo: Il nostro gruppo musicalmente si conosce da più di dieci anni. Dopo la reunion abbiamo notato un approccio più professionale e partecipato alla band da parte di tutti quanti. Siamo incazzatissimi e disposti a tutto per il successo del nostro progetto.

Quali sono le influenze determinanti nel vostro groove?

Marco: Noi troviamo grande ispirazione nell’hardcore Americano, ci piacciono parecchio anche i svedesi Refused. Parte del nostro sound è contaminato anche da noise-rock.

Come siete messi a livello di produzione musicale? E’prevista l’uscita di un cd?

Fargo: Abbiamo nella nostra faretra sette pezzi.  Per inizio settembre è prevista la registrazione del nostro primo cd.

Come pensavate di pubblicizzarlo?

Marco: Innanzitutto dobbiamo ancora scegliere i pezzi da registrare ufficialmente e siamo alla ricerca di un’etichetta che ci promuova.

Leonardo: Pensavamo di fare un promo di un paio di pezzi, e preparare l’uscita del disco nel 2013 sostenendoci con gli incassi delle serate.

Tempi duri per i musicisti?

Fargo: Purtroppo adesso siamo in un periodo in cui solamente i musicisti benestanti hanno la possibilità di promuoversi e di converso andare avanti. Noi durante il giorno siamo costretti a lavorare per mantenerci e non abbiamo il tempo a disposizione come gli altri per migliorare nella nostra arte.

Nelle vostre canzoni quali sono i temi fondanti?

Marco: Nelle nostra canzoni i temi predominanti sono il disprezzo generale del nostro modo di vita, e l’incitamento all’indipendenza da qualsiasi assuefazione.

Ultima domanda… Qual è il vostro miglior gruppo italiano preferito?

Marco: ”Zeus”

Fargo:  “Buddy Kane”

Leonardo: “Buddy Kane”

Marco: “Anche io Buddy Kane”

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