Italia Nostra-WWF: ”Ast, ecco le principali criticità ambientali. Per Terni riqualificazione urgente”

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Ast acciaierie TerniItalia Nostra Terni e WWF Umbria proseguono la loro battaglia ambientale per la Conca chiamando soprattutto in causa Ast. I rappresentati delle due associazioni, Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi, in un comunicato specificano tre principali criticità ambientali legate alle acciaierie e affermano che recentemente l’Arpa ha riscontrato l’inadempienza di circa 15 prescrizioni contenute nell’Aia. Secondo Italia Nostra e WWF è necessario ed urgente procedere ad una riqualificazione di tutta la città di Terni oltre che l’avvio di politiche ambientali innovative da parte di Ast.

Il comunicato di Andrea Liberati (Italia Nostra Terni) e Giuseppe Rinaldi (WWF Umbria):

“La recente visita ispettiva di ARPA Umbria a TK-AST, tesa alla verifica del rispetto dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), si è conclusa accertando l’inadempimento di almeno 15 prescrizioni.

Criticità aggiuntive, forse superabili. Restano invece irrisolti e dunque strutturali, nonostante le decine di milioni di euro asseritamente spesi dall’azienda negli ultimi cinque anni, almeno i seguenti nodi:

1) significativi volumi di emissioni non captate/diffuse da parte di TK-AST, documentalmente provate. Manca ancora uno studio scientifico al riguardo, ma il tasso di nichel nell’aria indica che da anni siamo stabilmente attorno alla soglia di attenzione superiore fissata dalla legge;

2) forte concentrazione di nichel e cromo anche nei suoli, specie nella zona di Prisciano, ma, presumibilmente, pure di larga parte della città; nichel e cromo che, come si evince dai carotaggi effettuati da ARPA nel 2009, si ritrovano persino nel lago Aia, a Narni, nella zona di affluenza del Nera;

3) inquinamento delle falde profonda e superficiale che scorrono sotto le discariche di Valle e Pentima, proprietà TK-AST parzialmente utilizzata anche dal Comune di Terni per i rifiuti urbani tra gli anni ’70 e ’90. TK-AST vuole estendere tali discariche, sostenendo che il processo di recupero scoria inossidabile non sia fattibile. Ragionamento errato: concorrenti di TK-AST operano in questo senso da anni.

E’ evidente come occorra ancora fare moltissimo. E fare subito, giacché la riqualificazione ambientale della Conca è urgente e indifferibile. D’altra parte l’adozione di nuove pratiche green da parte di TK-AST genererebbe rilevanti occasioni di lavoro e commerciali per l’azienda e il suo indotto.

Italia Nostra e WWF, a seguito di incontri intercorsi in sede ministeriale, ritengono che occorra guardare a Piombino al fine di individuare il modello di riferimento non solo per il tangibile risanamento di Terni, ma anche per incrementare la competitività generale di TK-AST.

E’ necessario però uno sforzo di costruzione politica, ispirato, perfino visionario, totalmente diverso rispetto all’attuale atteggiamento del tutto subalterno e rinunciatario: la Regione Umbria muova dunque un deciso passo avanti, coordinandosi con il Governo italiano –segnatamente Ministeri dell’Economia e dell’Ambiente- e con gli Enti locali. Un ampio fronte istituzionale è precondizione per favorire anzitutto il recupero del c.d. S.I.N. ‘Terni-Papigno’, nonché per l’avvio di innovative politiche ambientali da parte di TK-AST, a partire dal riciclo scorie e dalla chiusura e bonifica delle discariche –per le quali è indispensabile un deciso intervento statale, poiché esse furono in mano pubblica per decenni e decenni, fino al 1994.

A Piombino, nel giro di un anno, oltre al riconoscimento di ‘area di crisi complessa’, si è preparato un Accordo di programma applicativo dell’ ‘area di crisi’, firmato tra le Istituzioni e l’impresa Lucchini. In ballo fino a € 110 milioni. L’Accordo di programma finanzierà progetti di aggiornamento industriale quali:

1) investimenti produttivi, anche di carattere innovativo;

2) riqualificazione delle aree interessate;

3) formazione del capitale umano;

4) riconversione delle aree industriali dismesse;

5) recupero ambientale;

6) efficienza energetica;

7) realizzazione di infrastrutture funzionali agli interventi.

Le risorse europee, oltreché statuali e regionali, verrebbero incontro non solo alle irrinunciabili esigenze di Terni e dell’Umbria, ma favorirebbero fortemente TK-AST, coniugando al meglio salute e lavoro -senza dimenticare la loro utilità per la riconversione di alcuni delicati processi su Polymer/Maratta.

Diversamente, se la politica non agirà subito e in concretezza, il destino di Terni, prossima al collasso ambientale, e il futuro di una delle più importanti industrie siderurgiche italiane, saranno segnati”.

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