La Celi di Vascigliano di Stroncone in crisi: un presidio dei lavoratori senza stipendio da mesi

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celi-vascigliano-di-stronconeUn’altra azienda del tessuto economico ternano in crisi: si tratta dell’azienda Celi, la storica falegnameria di Vascigliano, da qualche anno di proprietà della famiglia Franceschini, i cui lavoratori sono in sciopero da giovedì scorso.

Ieri, i 43 dipendenti dell’azienda hanno dato vita ad un presidio davanti la sede aziendale, promosso dalle sigle Cgil, Cisl e Uil di categoria, per ottenere risposte chiare in merito all’attuale situazione e per manifestare dissenso contro il mancato versamento degli stipendi che va avanti da qualche mese. I lavoratori lamentano anche una situazione di grande incertezza del proprio futuro poiché dal 2008, a rotazione, vengono messi in cassa integrazione, ordinaria, straordinaria e in deroga. L’ultima in ordine di tempo è la cassa per ristrutturazione avviata lo scorso aprile e tutt’ora in corso.

“Stiamo manifestando davanti al sito – riferisce al Corriere dell’Umbria Federico Natalini, segretario organizzativo della Feneal-Uil – perché le maestranze da sei mesi non percepiscono gli stipendi, inoltre l’azienda non ha versato dal 2009 il Tfr. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e precipitare gli eventi, è stato un contributo concesso dalla Regione Umbria per un progetto. L’azienda si era impegnata, in Confindustria a Terni, a incassare i soldi, circa 110 mila euro, che avrebbe rigirato ai lavoratori. Inoltre da una commessa dai cantieri navali di Viareggio, i 70 mila euro ottenuti sarebbero dovuti andare ai lavoratori a sanatoria degli ultimi stipendi arretrati”.

La maggior parte degli introiti della Celi derivano dalle commesse del settore nautico, un mercato che non risente della crisi ma, soprattutto quello di lusso, è invece in espansione. Ecco perché lavoratori e sindacati pensano che la situazione odierna derivi da qualche errore della gestione aziendale della famiglia Franceschini. I dipendenti, ora, sperano che la situazione di crisi dell’azienda possa essere superata e possano percepire gli stipendi arretrati visto che alcuni di loro sono ormai con l’acqua alla gola.

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  • Neri

    tutto grazie anche ad un certo Giubbila inutile incompetente o meglio sa la materia ma non sa come trattare le persone, che siano del personale o CLIENTI o meglio armatori e i loro architetti…BRAVO

  • Sandro

    non pagano gli stipendi, non riescono a mandare avanti l’azienda e intanto si dedicano al “cluster nautico umbro”….ma perchè non si ritirano questi incompetenti che vivono da anni sulle spalle dello Stato?