Parliamo solo di eventi valentiniani…e le cose serie?

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Quest’anno il San Valentino a Terni è diverso dal solito. E’un San Valentino in cui le coppiette andranno a cena per festeggiare in chiave economica dicono le mie amiche. Non si faranno neanche gli eventi valentiniani. Le acciaierie stanno per essere cedute. La paura e l’incertezza circonda tutto e tutti. Per me invece sarà un San Valentino economico per forza di cose. Infatti mangerò in famiglia visto che sono single da poco. Mi preparerò ad andare alla fiera di san valentino per comprare lo scontato zucchero filato. La voglia di uscire dal limbo casalingo è insostenibile.

Il mio sortire allo scoperto mi fa prendere coscienza del fatto che quest’anno a Terni, non ci saranno gli eventi valentiniani.

Ma io dico ma la cassa integrazione di centinaia di dipendenti con famiglie a carico sono meno importanti? La Chiesa Cattolica che esercita funzioni simili come su uno stato-confessionale non dovrebbe far riflettere? L’alienamento della nostra cultura e lo scimmiottare alla cultura inglese e americana non turba nessuno? Il fatto che i raccomandati lavorano e i preparati no gratifica allo studio traltro. I dipendenti pubblici che offrono un servizio scarso e derubano i contribuenti con le loro iniquità non sono adorabili? Si potrebbe continuare per ore ma si parla solo di eventi valentiniani che non si faranno. 

La disinformazione impera, il presente è brutto e il futuro incerto.  Mi sento quindi di ringraziare i parlamentari degli anni ottanta-novanta che hanno costituito e ingigantito il deficit di bilancio invece di onorare la loro carica. E perchè no? anche a tutti i sindaci di Terni che non hanno diversificato culturalmente la città e lo ha fatto rimanere un polo industriale. Vi ringrazio per lo spettacolare show comico che state mandando in onda in Italia e per Terni in primo luogo.

Volevo con questo piccolo articolo dare l’opinione di una ragazza di ventidue anni che non si aspetta di essere pubblicata ma perlomeno di essere letta nella sua onestà.

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  • Condivido il pensiero di Giulia, Terni da anni è una città in agonia x scelte politico-economiche “ottuse” e fallimentari